CANCELLO ARNONE. I massimi esponenti di istituzioni e forze dell’ordine si sono ritrovati a Cancello ed Arnone per l’inaugurazione del rifugio per animali realizzato su un bene confiscato alla camorra. C’erano il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, l’assessore regionale alla Sicurezza e Legalità Mario Morcone, il direttore generale dell’Asl Amedeo Blasotti oltre ai vertici di carabinieri, polizia e guardia di finanza.
«E’ stata una bella giornata per la nostra comunità – ha esordito il sindaco Raffaele Ambrosca – ringrazio tutte le istituzioni presenti che ci hanno rappresentato così la loro vicinanza. La visita del prefetto in periferia è un segnale forte che raccogliamo. Il rifugio non è l’unica opera che stiamo realizzando su un bene confiscato. Sono partiti i lavori per la costruzione di una casa famiglia e, a breve prenderanno il via quelli per la casa di comunità che sorgeranno entrambe su aree sottratte alla criminalità organizzata. Siamo pronti a giocare la nostra parte anche nella gestione diretta dei beni confiscati. Come Comune abbiamo dimostrato una grande capacità di programmazione riuscendo ad ottenere diversi fondi Pnrr grazie alla capacità dei nostri uffici».
Sulla casa di comunità il direttore dell’Asl Blasotti annuncia una importante novità. «I lavori partiranno entro 90 giorni – ha sottolineato – stamattina volevo essere a Cancello ed Arnone perché iniziative come quella del rifugio sono fondamentali per questo territorio. Come Asl siamo impegnati in diverse iniziative legate alla gestione dei beni confiscati. Il nostro indirizzo è legato a quello di dare una funzione sociale a questi spazi. Anche a Cancello ed Arnone lo faremo nel rifugio inaugurato stamattina con la pet therapy per persone con il disturbo dello spettro autistico che partirà nella prossima primavera».
Il prefetto Castaldo ha ribadito la vicinanza dello Stato per iniziative del genere. «La prefettura c’è per le famiglie e per il territorio – ha specificato – la gestione dei beni confiscati è fondamentale per questa provincia In quanto in Terra di Lavoro ci sono ben 1600 beni sottratti definitivamente alla criminalità organizzata. Riuscire ad attivare come è stato fatto a Cancello ed Arnone servizi utili alla comunità come il contrasto al randagismo è certamente una cosa importante». L’assessore Morcone è stato netto nel confermare la vicinanza della Regione al territorio di Cancello ed Arnone. «Noi siamo qui e siamo pronti a finanziare progetti del genere – ha detto il prefetto – la riconversione dei beni confiscati può portare benefici enormi alle singole comunità oltre ad essere una leva per il consolidamento e la difesa della legalità».