Dalla sala di controllo al blitz, così è stato sventato il raid alle Poste della frazione

MADDALONI/CERVINO. I sistemi di custodia del denaro di Poste Italiane sono decisamente all’avanguardia tanto che nell’ultimo anno sono stati sventati il 58% degli eventi criminosi tentati in tutta Italia.

Tale risultato è stato possibile grazie agli investimenti dell’azienda in materia di protezione e sicurezza che hanno consentito, ad esempio, di dotare tutti i 171 uffici postali di Caserta e Provincia, di dispositivi a protezione del contante, tra i quali speciali casseforti ad apertura temporizzata, e di attivare 451 sportelli dotati di RollerCash, particolari casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti solo alla conclusione di un’operazione. Ulteriori sistemi antieffrazione sono stati introdotti a protezione degli ATM, come ad esempio la c.d. ghigliottina che, attraverso una paratia mobile, impedisce l’ìintroduzione di esplosivo all’interno della cassaforte stessa. La “ghigliottina” è una struttura blindata che garantisce la protezione della feritoia interna attraverso cui passa il denaro per uscire dalla cassaforte dell’ATM. Questo sistema non consente l’introduzione dell’esplosivo all’interno della cassaforte stessa rendendo vano il tentativo di attacco.

L’effetto deterrente generato da tali accorgimenti, ha contribuito notevolmente alla riduzione del numero di eventi criminosi negli ultimi anni.

 

Poste Italiane, inoltre, ha previsto per gli uffici postali di Caserta e Provincia, l’introduzione di numerosi servizi di vigilanza armata (nel 2023 è stata garantita la presenza di una guardia giurata per oltre 5.558 ore durante l’orario di apertura al pubblico degli uffici e sono state effettuate oltre 261 ronde ispettive da parte di GPG, in orario sia diurno che notturno) e la presenza di impianti di videosorveglianza a circuito chiuso composti da oltre 1.115 telecamere che, oltre a monitorare possibili intrusioni notturne nei locali di Poste Italiane e contribuire al riconoscimento di eventuali rapinatori, consentono attraverso un sofisticato software di videoanalisi predittiva di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi agli ATM, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle forze dell’ordine.

 

L’ultimo episodio in ordine temporale è avvenuto la notte del  21 gennaio scorso, intorno alle 2.15, con un tentativo di furto ai danni dell’ATM dell’ufficio postale di Montedecoro, frazione del Comune di Maddaloni. Le segnalazioni di allarme giunte agli operatori della Situation Room di Napoli, la sala di controllo H24 di Poste Italiane competente per territorio, hanno consentito di allertare il servizio di ronda per il monitoraggio dell’ufficio postale e le competenti forze dell’ordine. Nei pressi della sede di Montedecoro sono stati rilevati attrezzi e congegni elettronici abbandonati dai malviventi nella fuga.

 

Ancora una volta l’impegno di Poste Italiane per garantire standard di sicurezza sempre più elevati, a tutela delle persone e dei beni aziendali, la dotazione di sistemi di sicurezza tecnologicamente evoluti e la stretta collaborazione con le forze dell’ordine hanno consentito di contrastare efficacemente l’attacco predatorio.

La ricostruzione dei carabinieri

Nella notte tra sabato e domenica, poco dopo le 02.00, è giunto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Maddaloni il segnale di allarme emesso dal sistema antiintrusione dell’Ufficio Postale di via Carmagnano, in quel centro.

La risposta della pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia è stata immediata e i militari in pochi minuti sono sopraggiunti presso l’indirizzo segnalato.

I malviventi, ancora impegnati a forzare la porta d’ingresso posteriore dell’Ufficio Postale, appena si sono accorti del sopraggiungere dei carabinieri hanno desistito dal loro intento allontanandosi immediatamente e facendo perdere le proprie tracce per le vie del centro cittadino.

Sul posto i carabinieri hanno recuperato l’intera attrezzatura con la quale i fuggitivi stavano mettendo a segno il colpo. Oltre ad arnesi da scasso, quali cacciaviti della lunghezza 27 e 33 cm, una mazzuola, una tronchese, palanchino e piede di porco, i militari hanno recuperato un trolley contenente un sofisticato sistema jammer dotato di 12 antenne e cavo con morsetti per attacco a batteria, utilizzato quale dissuasore dei sistemi di comunicazione e allarme. A quanto pare però l’attrezzatura che avrebbe dovuto farli agire indisturbati non è riuscita a tenere lontano i carabinieri.

Al momento sono in corso di acquisizione le immagini estratte dai sistemi di videosorveglianza presenti sul posto. Indagini in corso da parte dei militari della Compagnia di Maddaloni.

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