Curcio errore fatale, il derby è ‘stregato’

Caserta (Carmine Ferrara). Il derby che si rigioca al Vigorito dopo otto anni inizia con le streghe che si fanno subito vedere con Benedetti, che però spara alto. Al quarto minuto di gioco, la Casertana si affaccia dalle parti dell’area beneventana, ma Curcio non impensierisce Manfredini.

Parte centrale della gara che è molto equilibrata, anche per demeriti di entrambe le squadre, con passaggi sbagliati e azioni personali subito interrotte. Al 33°, rovesciata di Capellini che non impatta bene la palla e la spedisce alta sulla traversa. È l’ultima occasione della prima frazione di gara, con il risultato che rispecchia ciò che si è visto in campo. Al 50° Curcio ci prova dalla distanza, a giro, ma palla che va lontana dallo specchio della porta. Dieci minuti dopo, Ciciretti prova una punizione alla Messi, accarezzando morbidamente la palla che rimbalza dinanzi a Venturi, che è bravo a non farsi sorprendere. Al 70° brivido lungo (letteralmente) la schiena di Venturi: tiro di Ciciretti, palla che impatta sul palo e poi sulla nuca di Venturi, che sarebbe stato sfortunato in caso di autogol, ma che in questa occasione si trova la fortuna dalla sua parte. Passano dieci minuti e il Benevento passa in vantaggio: punizione calciata in area, palla che schizza sulla coscia di Sciacca che assiste involontariamente Berra che da due passi, la insacca di testa.

La Casertana, però, mostra di essere ancora in partita e al 85° arriva l’episodio che può equilibrare la gara: tiro di Damian che va sul braccio di un difensore giallorosso e arbitro che decreta il calcio di rigore, e Curcio, come direbbe Cremonini, ha il numero 10 sulla schiena e sbaglia il rigore, spedendo la palla sul palo. Finiscono quindi sul palo le speranze dei falchetti, che ora devono obbligatoriamente fare tre punti contro il Latina al Pinto.

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