NAZIONALE – La lotta contro il cancro ha fatto innumerevoli progressi negli ultimi anni ma c’è una statistica che lascia preoccupati. Si tratta di un dato citato da un articolo pubblicato dal Wall Street Journal e ripreso da Repubblica che parla di un forte aumento di neoplasie in pazienti giovani negli ultimi 20 anni.
L’incremento è stato notato dalla fine degli anni 90 ad oggi soprattutto negli Stati Uniti, soprattutto per il cancro del colon retto e si riferisce a persone al di sotto dei 50 anni.
L’analisi ha mostrato che mentre le diagnosi di cancro al colon retto per le persone oltre i 50 anni si sono quasi dimezzate, quelle al di sotto dei 55 anni sono raddoppiate dal 1955 a oggi. Un’altra ricerca dello scorso febbraio ha mostrato come le diagnosi di tumore in persone con meno di 50 anni sono aumentate di un allarmante 79% tra 1990 e 2019, mentre i decessi sono cresciuti del 28%.
Le previsioni future prevedono un altro balzo del 31% nelle diagnosi fra i giovani e del 21% nei decessi da qui al 2030. Numeri definiti “inquietanti” da parte di Roberto Burioni, il virologo del San Raffaele di Milano.
Il problema è ora capire le cause di questo repentino aumento. E qui i medici brancolano ancora nel buio. Una risposta certa non c’è ma si sta provando a fare delle ipotesi. A finire nel mirino le abitudini alimentari sbagliate sopratutto nelle società più sviluppate. Dieta sregolata, stile di vita sbagliato, sedentarietà, sono tutti indici che potrebbe creare scompensi a livello intestinale. Bevande zuccherate, cibi fritti, prodotti industriali e molto processati vengono guardati con sospetto dagli esperti.
Occhio poi al microbioma intestinale. Di recente si è scoperto che le persone con un tumore al colon ospitano alcune specie di batteri considerate negative a discapito di altre più favorevoli alla salute. Uno squilibrio causato da cattiva alimentazione, uso di antibiotici, stile di vita errati.