Santa Maria a Vico. Consiglio comunale in primissima serata e debutto per il neo consigliere Pasquale Iadaresta che dopo aver preso posto ha subito abbandonato l’aula specificando che non era quella la seduta a cui poteva partecipare per via del fatto che non aveva contezza completa su quello che si andava ad approvare. Lo rivedremo alla prossima.
Chiaramente la parte importante dell’Assise si è sviluppata sulla mozione di Città di Idee sulla richiesta di azzeramento della giunta, nomina di nuova giunta e dimissioni temporanee del sindaco.
A presentare il punto il consigliere Francesco De Lucia che ha messo in evidenza la questione morale legata all’indagine della DDA.
In risposta sono intervenuti in 4 della maggioranza, prima l’assessore Affinita, poi il vicesindaco Veronica Biondo, poi l’assessore Carmine De Lucia ed un paio di volte il sindaco.
Affinita ha parlato di congetture di Città di Idee, di indagini già definite, nessuno ha ricevuto né avvisi né segnalazioni: “E’ una caccia all’uomo, siamo seri, rigettiamo la mozione”.
Poi ha preso la parola Veronica Biondo che ha riferito di essere serena e di non aver mai ricevuto condanne penali e avvisi di garanzia: “Cattiverie gratuite, fatevi un esame di coscienza.
Nessuno mi ha chiesto in 13 anni e mezzo qualcosa in cambio di voti. E’ solo mistificazione della realtà”.
Di seguito è intervenuto il consigliere Giuseppe Nuzzo che ha annunciato il suo voto di astensione sul punto ribadendo la sua posizione e auspicando la nomina di una commissione interna ad hoc.
Successivamente ha parlato l’assessore Carmine Red De Lucia: “Innanzitutto tale mozione non era nemmeno da inserire all’ordine del giorno per come è stata formulata: le mozioni devono riguardare fatti amministrativi o di programma.
Ritengo, peraltro, che questa sorta di mozione di sfiducia non sia proponibile da un gruppo che, a mio avviso, manca di credibilità. Un gruppo orientato a demolire e non a costruire. Un gruppo capace solo di creare tensioni, turbamenti e problematiche, e che mai si sia distinto per una proposta, un contributo o anche soltanto un’idea su come migliorare la nostra cittadina”.
Dopo ha preso il microfono il primo cittadino che ha detto: “Chiederò di essere ascoltato dal giudice, ho la coscienza a posto, massima trasparenza e legalità ho lavorato sempre in questa direzione e non potete essere voi a darmi lezione di trasparenza”.
Dopo tutti questi interventi è toccato al consigliere comunale Vincenzo Guida lanciare l’ultimo carico sul tavolo.
L’esponente di Città di Idee ha specificato che la mozione era soprattutto orientata alla questione morale e con un foglio tra le mani ha affermato: “Non abbiamo detto andate a casa, ma fermatevi un attimo. Da atti ufficiali del giugno 2023, risultate indagati per fatti che riguardano la vostra funzione, c’è scritto qui, ora ve lo lascio e lo potete mettere agli atti. Vuol dire che c’è un problema, quindi rispetto a questo atto diciamo fermatevi, non andate a casa ma tutti noi abbiamo bisogno di un momento di riflessione e fatevi un esame di coscienza. Noi lo siamo stati seri, non ci siamo inventati un inciucio, o li abbiamo fatti col photoshop. E’ la stessa indagine del 2019 ed è stata oggetto di proroga su proroga”.
Ed in effetti la carta è finita nelle mani della segretaria comunale Chiara Migliore, allegata agli atti della seduta
Il sindaco Pirozzi ha risposto: “Ben vengano tutte le indagini, ribadisco che nessun atto mi è arrivato. Ritengo che oggi stiamo facendo un danno alla magistratura, con queste interferenze. Le risposte reali le danno agli atti e la trasparenza al Comune è assoluta”.
Alla fine la mozione di Guida e Francesco De Lucia è stata respinta, si sono astenuti il consigliere 5 stelle Iadaresta e Giuseppe Nuzzo.
Poi il consiglio comunale è continuato sempre con il duello Guida-maggioranza, a secondi dei punti.
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