San Felice a Cancello. Ieri avevamo parlato del giro di vite impresso dai carabinieri della compagnia di Maddaloni nei confronti della zona di via Fosse, con marcatura molto stretta.
Ma sul territorio c’è anche un altro gruppo finito sotto la lente degli uomini dell’Arma.
Si tratta della gang che opera tra Talanico e Cave, a loro volta oggetto di controlli alcune settinane fa contemporanei a quelli in via Fosse.
L’altro ieri carabinieri in divisa e in borghese hanno operato perquisizione a casa di un pregiudicato, sempre lo stesso di Talanico, si tratta della testa di legno della combriccola.
Non riusciamo a capire come mai si siano fissati sempre con questo soggetto, quando invece dovrebbero bussare verso altri forni, dove ci sono i capi che continuano ad imperversare.
Non è da escludere che siano azioni di disturbo secondarie rispetto ad un castello accusatorio già delineato. Infatti se a breve giro posta dovessero fare una retata non ci sorprenderemmo affatto.
La cosa grave è che si tratta di recidivi, cioè di gente che è già finita in galera per questi reati di spaccio di droga.
Viene da chiedersi: perchè siete cosi indomiti?
La risposta è semplice, si guadagnano molti soldi, una parte dei quali poi sarà portata via dalle spese legali e di custodia all’atto dell’arresto e della detenzione.