Appalti e clan, ribaltone per tutti: cambiano le misure

 

CALVI RISORTA/SAN CIPRIANO D’AVERSA/CASAL DI PRINCIPE/CASERTA/CASAPULLA/PIEDIMONTE MATESE. Svolta nell’inchiesta su clan e appalti. Cambiano le misure per i presunti “colletti bianchi” del clan nell’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed effettuata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, sviluppatasi attraverso intercettazioni telefoniche. Le accuse sono di turbativa d’asta con l’aggravante mafiosa.

Il Riesame ha accolto i ricorsi scarcerando gli imprenditori Tullio Iorio, 49 anni, originario di San Cipriano d’Aversa e residente a Villa di Briano e Raffaele Pezzella, 58 anni, originario di Casal di Principe e residente a Caserta. Ordinanza annullata anche per Piero Cappello, 60 anni, originario di Piedimonte Matese, residente a Caserta e responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Calvi Risorta, unico dei tre recluso inizialmente ai domiciliari.

L’inchiesta

L’inchiesta ha permesso di accertare la capacità ancora intatta del clan dei Casalesi di condizionare gli appalti degli enti pubblici; in particolare il professionista, in qualità di responsabile dell’Ufficio tecnico comunale e componente della commissione aggiudicatrice della gara, avrebbe attraverso uno stratagemma informatico modificato l’elenco delle ditte sorteggiate da invitare alla gara, ricavate, come normalmente previsto dall’iter, dalla piattaforma consortile Asmel; così facendo avrebbe dunque avvantaggiato le aziende dei due imprenditori ritenuti collusi, permettendo loro di aggiudicarsi gli appalti per conto del clan. E’ inoltre emerso che i due imprenditori, attraverso la gestione occulta di alcune società, avrebbero mosso e distratto soldi liquidi sottraendoli così ad eventuali misure di prevenzione, e destinandoli al Clan dei Casalesi .

La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto anche il sequestro della totalità delle quote di partecipazione al capitale di due società con sede a Napoli e Caserta, delegando per l’esecuzione del provvedimento il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria – Gruppo Investigativo Antiriciclaggio – della Guardia di Finanza di Roma.

 

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