NAZIONALE – Da generazioni Poste Italiane è il baluardo per chi desidera preservare i propri risparmi. La sua solidità è testimoniata anche dal fatto che è preferita da 27 milioni di persone che hanno scelto di affidarsi ai prodotti di risparmio postale, detenendo libretti postali o buoni fruttiferi. Quest’ultimi, in particolare, emergono come una soluzione acclamata per la loro sicurezza e redditività.
I buoni fruttiferi postali, strumenti di investimento emanati da Cassa Depositi e Prestiti fin dal lontano 1924, godono di una reputazione ineccepibile. Essendo titoli emessi da un’entità statale, incarnano i valori di affidabilità e sicurezza. Questa caratteristica ha attratto milioni di persone che, desiderando far fruttare i propri risparmi al di là del conto corrente, hanno preferito investire in buoni fruttiferi postali.
Il loro funzionamento è intuitivo: l’investitore deposita una somma, anche modesta, che genera interessi nel tempo, influenzati da variabili come l’importo investito, la durata del buono e la sua tipologia. La durata può variare da pochi anni a un massimo di 20, con rendimenti particolarmente interessanti. La sottoscrizione è agevole, potendo avvenire presso un ufficio postale o tramite la sottoscrizione di un buono dematerializzato direttamente online sul portale di Poste Italiane. I buoni fruttiferi postali non comportano costi di sottoscrizione e rimborso, fatta eccezione per gli oneri fiscali, con una tassazione agevolata al 12,50%. Inoltre, sono esenti da imposta di successione.
Tra le diverse tipologie di buoni fruttiferi postali presenti nel panorama degli investimenti, spicca uno per il suo rendimento superiore. Si tratta del buono dedicato ai minori, una scelta frequentemente adottata da genitori e nonni desiderosi di regalare un futuro finanziario ai propri figli o nipoti. Gli interessi crescono con il minore fino al raggiungimento della maggiore età e sono aperti a tutti coloro che hanno almeno 18 anni. Il rendimento è notevole: se aperto entro il primo anno dalla nascita, al compimento dei 18 anni, il buono fruttifero garantisce un rendimento lordo del 6% annuo. In caso contrario, man mano che gli anni trascorrono, il rendimento diminuisce fino al 3% per i buoni aperti dai 13 anni in poi.