NAZIONALE – Continuano ad aumentare i prezzi di frutta e verdura. Un rincaro che finirà per pesare ulteriormente sulle famiglie italiane già alle prese con aumenti di bollette di luce e gas. Il settore alimentare si sta mostrando come uno dei più colpiti dall’inflazione. Olio d’oliva, farina, zucchero, alcuni dei prodotti aumentati sugli scaffali. E poi troviamo frutta e verdura che in alcuni casi hanno subito un aumento anche del 50%.
Il 2023 ha visto una diminuzione dei consumi di frutta e verdura autunnali in Italia, a causa di un clima insolitamente caldo durante il mese di ottobre, che ha comportato un calo delle vendite rispetto all’anno precedente. Ora con l’arrivo dei primi freddi frutta e verdura è tornata di stagione con una buona qualità ed anche le vendite sono in aumento.
Quanto ai costi sembra di viaggiare sulle montagne russe. L’incertezza climatica, il caldo, le poche piogge e poi eventi atmosferici violenti, stanno mettendo in difficoltà l’intero settore. “Sono principalmente tre i fattori che condizionano questo andamento schizofrenico: prima il caldo anomalo e le forti piogge, poi i maggiori costi energetici e le fitopatie, ovvero le malattie delle piante. Quasi una piccola epidemia per dei prodotti, in parte legata al clima e in parte a un elemento di importazione di agenti patogeni (la cimice asiatica) che hanno causato in alcuni casi una vera e propria crisi, come per le pere e il kiwi, che ha toccato anche gli agrumi. E per le pere, in particolare, ha creato una scarsità di prodotto drammatica, sia per i produttori, sia per i consumatori”, le parole di Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car, il Centro agroalimentare di Roma.