Non solo appalti e pizzo, il ras Nuzzo era anche broker per le forniture di ‘neve’

Santa Maria a Vico. Non solo si muoveva per gli appalti su Santa Maria a Vico e in altri Comuni della valle caudina, così come è stato evidenziato nell’ordinanza relativa al clan Pagnozzi, il ras Domenico si occupava anche della droga, era una sorta di broker, potendo contare su agganci con i narcotrafficanti più importanti, un nome su tutti quelli di Raffaele Piscitelli, ma era molto amico anche di Filippo Piscitelli e di Alessio Biondillo.

Insomma Mimmariello sia per gli appalti che per la droga giocava su più tavoli.

L’ultima parte delle intercettazioni che lo riguardano è datata febbraio 2021, ma per come si muovono i finanzieri, tutto fa supporre che lo hanno continuato ad intercettarlo anche dopo, nonostante il cambio del telefonino.

La Finanza dopo averlo braccato per gli appalti del cimitero e per la vicenda delle elezioni 2020 nella sua città, accende i fari anche per ciò che concerne lo spaccio della droga.

Nuzzo aveva anche dei corrieri che operavano esclusivamente per lui e che gli garantivano probabilmente dei guadagni anche su questo fronte. Per altro durante le telefonate faceva anche ironia, quando chiamava qualche colletto bianco o politico si presentava così: “Sono il cliente povero”.

Il 5 febbraio del 2021, nel pieno del periodo del Covid, la Guardia di Finanza intercetta una conversazione tra il ras Raffaele Piscitelli allora libero e Domenico Nuzzo alias Mimmariello, si parla di droga e viene fuori anche la tipologia, in questo caso si tratta di una maxi fornitura di hashish.

Piscitelli: Ma mo mi volevano portare certo ‘particolare’, oggi mi portano un campione

Mimmariello: E se costa di più, noi con questo qua facciamo più…

Piscitelli: Intorno ai 4,3 euro

Mimmariello: E non ci conviene perché poi 5,50, qualcuno a 5 e 40, Giovanni La morte sui 5 euro me lo sono acchiappato, hai capito?… Entriamo nei 5 euro.

In pratica mentre il ras oggi latitante voleva vendere sotto i 5oo al chilo, il suo socio alza il tiro e sostiene di aver già chiuso ad un prezzo più alto con un cliente.

Piscitelli: vabbuò questo il problema non ce lo abbiamo con questo

Mimmariello: Dopo dovrei aumentarlo

Piscitelli: 4,5 chili di ‘particolare’, qualcuno cerca il ‘particolare’, hai capito o no? 4, 5 chilogrammi

Mimmariello: ce lo dobbiamo dare a 6 euro poi quello là, sennò non ci guadagniamo

Piscitelli: Pure 5,5 euro

Mimmariello: E dai dai

Piscitelli: 4/500 al chilo che fa?

Mimmariello: Bravo se lo prendi io lo do a quello di Avellino, quello lo vuole, vuole ancora il “zidane” (tipologia di droga), già lo feci una volta, questo è ottimo

Piscitelli: Con questo qua il problema non ce lo abbiamo, oggi gli  mando pure qualcosa di soldi.

Insomma stavano per acquistare questa maxi fornitura di hashish, dopo che avevano già dei clienti pronti ad acquistarla, compresa la tipologia ‘zidane’. Si parla di droga a chili, manco fossero patate, il giro, come abbiamo sempre scritto in questi anni era davvero grosso.

Ricordiamo che Raffaele Piscitelli è latitante dallo scorso marzo e quindi fino a poco tempo fa ha continuato nella sua attività di narcotrafficante dal fortino della frazione San Marco Trotti.

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