NAZIONALE – Anche se i dati sull’inflazione sono segnalati in calo in Italia nell’ultimo periodo, purtroppo l’ondata di rincari sui beni di consumo non accenna ad arrestarsi. Secondo quanto rileva Assoutenti, gli italiani vanno incontro a una stangata da 1.600 euro complessivi a famiglia.
Stando alle stime preliminari dell’Istat, l’inflazione ad ottobre farebbe registrare un netto calo, scendendo a +1,8%. Dato ben diverso dal +5,3% di settembre. Ma cambia poco per i prezzi dei beni anche di prima necessità che presentano ancora una tendenza all’aumento. A pesare sul carrello della spesa ci sono fattori come l’andamento dei carburanti, la crisi energetica, la guerra in Ucraina ma spesso troviamo anche fenomeni speculativi da parte delle aziende.
Anche a novembre e avvicinandoci al Natale purtroppo i rincari per diversi prodotti in vendita non sarà da meno. Uno dei prodotti che ha registrato il maggiore aumento è l’olio d’oliva. Di conseguenza prezzi su anche per i prodotti che lo utilizzano come mezzo di conservazione come ad esempio il tonno. In salita anche birra, prodotti realizzati con grano d’importazione e prodotti per l’infanzia.
Aumentano ancora farina di grano tenero (+0.7%), passata di pomodoro (+1.1%), caffè in polvere (+2%) e soprattutto pasta (+3.8%). Alle stelle il prezzo delle zucchine (+17%) e banane (+6%).
Non solo alimenti perché a crescere è anche la spesa scolastica per ogni studente con i prezzi di libri e cartoleria che porteranno ogni studente a pagare praticamente 95 euro in più all’anno.
E nei prossimi mesi ci sarà anche da fare i conti con i rincari delle assicurazioni, in salita del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.