CAPODRISE. La Corte di Cassazione scrive la parola fine sulla vicenda del patrimonio di Nicola Negro, l’imprenditore 64enne di Capodrise, attivo nel settore delle calzature e coinvolto in un provvedimento di sequestro.
Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva disposto i sigilli al suo patrimonio ai fini della confisca per una sproporzione tra quanto dichiarato e quanto posseduto. In particolare questa discrepanza tra i due patrimoni sarebbe collegabile per gli investigatori ad alcuni affari con persone vicine al clan Belforte.
In realtà Negro non aveva mai riportato condanne e quindi la difesa aveva chiesto la revoca del provvedimento preso dalla sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel 2010. Col provvedimento della Suprema Corte scatta la confisca per villa, deposito e locali tra Capodrise, Portico e Sessa Aurunca, oltre a conti e due auto (un’Audi e una Mercedes).