Fratelli d’Italia: “Noi primi a lanciare allarme durante voto, ora aspettiamo Magistratura”

Santa Maria a Vico. Dopo il manifesto di oggi del gruppo consiliare Città di Idee, il consigliere di FdI Igino Nuzzo va controcorrente.

Pur sottolineando il fatto che, Fratelli d’Italia sia stata vittima di un sistema non consono ai nostri metodi, e che avevamo avuto il sentore già durante la campagna elettorale, tant’è che il candidato sindaco della lista di FDI si recò dalle autorità competenti in piena competizione elettorale, per rappresentare la propria preoccupazione, ma molto probabilmente ciò non è bastato, riteniamo che il garantismo a fasi alterne no fa parte della nostra visione della politica.

Pertanto pensando la politica come un’arte nobile ma soprattutto per l’amore che abbiamo per la nostra città, non riteniamo dar valore ad articoli giornalistici e aspettiamo il responso della magistratura, con l’auspicio che faccia presto, evitando in tal modo giudizi affrettati o viceversa che ci possano essere soggetti che, pur privi dei minimi requisiti morali, continuino a ricoprire importanti cariche pubbliche.

Inoltre, al fine di evitare ulteriori speculazioni e/o fraintendimenti, e favorire una cultura della legalità, che crei terreno sterile per i comportamenti antisociali, e che tuteli il prestigio e l’immagine della nostra comunità, vogliamo precisare, che il tradimento del rapporto fiduciario tra elettorato e eletto sia già venuto meno da tempo.

Infatti, ai fatti di cronaca degli ultimi giorni, che vedono un ipotetico coinvolgimento in atti criminosi di alcuni consiglieri di maggioranza, si associano fatti molto gravi che hanno coinvolto esponenti appartenenti a liste civiche della minoranza consiliare.

Per tali motivi, proprio per evitare un giustizialismo a senso alternato, FDI e pronta a ritirare i propri rappresentanti dal consiglio comunale, chiedendo contestualmente le dimissioni dell’intera assemblea.

Nel caso contrario continueremo a vigilare e difendere quelle regole che tutelino l’immagine del nostro paese, che siano imparziali e non condizionate da interessi particolari

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