Sodali e spaccio, le motivazioni della sentenza ‘scontata’ per l’ex moglie del ras

San Felice a Cancello. Uscite le motivazioni della sentenza di primo grado sui Cervinari e lo spaccio di droga.

Escluso l’addebito di capo promotore all’ex moglie del ras Filippo Piscitelli, Elena Rivetti.

La Rivetti, difesa dagli avvocati Roberto Cerbo e Cristian Aniello, condannata in primo a grado a 12 anni per la suddetta ordinanza, è stata scarcerata e posta agli arresti domiciliari a Cologno Monzese, con braccialetto elettronico dal 21 settembre scorso.

Nelle motivazioni si legge: non potendo desumersi dal materiale probatorio esaminato un ruolo di tipo verticistico della donna, nemmeno durante la la fase in cui l’ex marito era detenuto, rispetto all’intero gruppo organizzato e costituito.

E’ pur vero che la Rivetti ha usato spesso toni minacciosi e perentori nei confronti degli altri sodali o soggetti con lei concorrenti nelle condotte di spaccio ma non perchè titolare di una posizione gerarchicamente sovraordinata ma solo perché si trattava di soggetti che grazie alla Rivetti riuscivano a guadagnare denari, molti dei quali a lei legati da vincoli di natura familiare e parentale. Assecondavano le sue pretese per il proprio tornaconto

Insomma Elena Rivetti era un sodale di lungo corso nell’associazione ma senza avere leadership. Queste le motivazioni dell’abbassamento della pena rispetto alla requisitoria iniziale, come aveva evidenziato anche il suo pool difensivo.

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