Assiste amico con difficoltà motorie per 14 anni: poi scatta diffida e gli chiede un patrimonio

Santa Maria a Vico. Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda del 45enne di via Caudio che fu portato due volte all’ospedale di Aversa dopo quella lite avvenuta nel suo appartamento con degli amici, e giorni dopo fu trovato a buttare roba dal balcone con conseguente intervento delle forze dell’ordine.

Poi avevamo raccontato che si stava riprendendo in una struttura sanitaria del Sannio, la settimana prossima forse uscirà.

Si tratta di un professionista benestante e laureato in Scienze Politiche, G.N. che ha problemi di deambulazione.

Ad assisterlo di recente l’associazione AsLim Italy del commercialista Sandro Fucci.

La diffida giunta fino alla clinica

Proprio in questi giorni però presso la struttura sanitaria a G.N. gli è stata notificata una lettera di diffida di un avvocato dell’avellinese che rappresenta proprio quel suo amico, il pasticciere, che negli anni lo ha seguito da vicino.

Il pasticciere è passato all’incasso, in quanto gli ha chiesto 200 mila euro, tramite legale.

Questo perché il suddetto ha trascorso tantissimi anni al fianco del 45enne, occupando grandi spazi della vita al suo servizio.

Quindi attraverso questa diffida, appellandosi a delle scritture che G.N. avrebbe firmato, probabilmente delle disponibili per un valore di circa 200 mila euro: “per ricompensarlo di quanto fatto per lei”.

Davvero una ‘storiaccia’, anzi a dirla tutta ci vuole un gran coraggio a fare una cosa del genere.

Proprio il commercialista Fucci dell’associazione AsLim Italy che sta assistendo il 45enne di via Caudio, alcune settimane fa aveva ribadito: “Una persona colta, istruita ed educata, che era caduta preda di due farabutti, che ne hanno invaso la psiche costringendolo a fare uso di sostanze stupefacenti”.

Insomma chissà se G.N. quando aveva firmato quelle carte era capace di intendere e di volere, questa è la domanda da porsi. E poi ricevere una diffida mentre si sta combattendo per recuperare la propria integrità in una struttura sanitaria è una roba davvero pazzesca.

Chiaramente si preannuncia una battaglia legale.

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