Arrestato ricercato, dopo il raid si era rifugiato da un parente in periferia

Maddaloni. Arrestato dai carabinieri della compagnia di Maddaloni diretti dal capitano Raffaele Di Donato il 35enne albanese che aveva sequestrato, pestato e rinchiuso in un garage l’ex moglie di 31 anni che lavora in un esclusivo ristorante calatino.

L’uomo è stato rintracciato a casa di un parente nella zona al confine tra Maddaloni e la frazione San Clemente di Caserta.

Il 35enne è stato bloccato e accompagnato in caserma dove è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria di iniziativa. Successivamente è stato portato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della competente autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, percosse e sequestro di persona.

Nel pomeriggio di sabato la ragazza era riuscita a scappare dal garage nel quale era stata rinchiusa dal marito.

Aveva denunciato che il marito, con il quale ha in corso la separazione, nella mattinata di ieri l’aveva prelevata con la forza dall’auto di un suo collega con il quale, insieme al figlio di soli nove anni, si stava recando a lavoro.

Dopo un’accesa discussione l’uomo l’avrebbe accompagnata, facendola salire a bordo della sua auto insieme al figlio, presso una villetta disabitata in via via Libertà dove, dopo averla percossa e minacciata di morte, l’avrebbe rinchiusa nel garage, allontanandosi con il figlio e avvertendola che sarebbe tornato per ucciderla.

Solo dopo alcune ore ed estenuanti tentativi di fuga la 31enne è riuscita ad evadere dalla sua prigione, grazie alla rottura di un vetro che le avrebbe consentito, dopo essersi ferita lievemente, di uscire e chiamare i carabinieri con il cellulare prestatole da un passante.
Le ricerche del figlio minore, eseguite dai militari hanno consentito di trovarlo presso l’abitazione dei nonni dove il marito lo aveva portato prima di scappare. La donna e il piccolo sono stati ricongiunti e accolti presso una struttura antiviolenza.

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