Terra dei Fuochi, analisi sui prodotti alimentari: mappati i terreni coltivati

Castel Volturno. Stamane, presso la Scuola Forestale Carabinieri – Centro Addestramento di Castel Volturno, si è riunito il Gruppo di Lavoro “Terra dei fuochi” incaricato dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dal Ministero della Salute, d’intesa con la Regione Campania, di svolgere le indagini tecniche per la mappatura dei terreni agricoli al fine di garantire la salubrità delle produzioni agroalimentari.

Il Gruppo di lavoro, unico caso nel panorama nazionale in cui Istituti tecnico-scientifici, Università e Forze di polizia specializzate condividono informazioni e competenze, è stato presieduto dal Generale C.A. Andrea Rispoli, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, ed ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti del Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura (CREA), Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Istituto Superiore di Sanità (ISS), Direzioni Generali ambiente ed agricoltura della Regione Campania, Arpa Campania (ARPAC), Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e degli Istituti Zooprofilattici sperimentali del Mezzogiorno e di Abruzzo e Molise.

L’obiettivo principale del Gruppo di lavoro consiste nell’analisi dei dati derivanti dai campioni di terreno e di vegetali prelevati in campo al fine di valutare l’eventuale presenza di effetti contaminanti e garantire la sicurezza della produzione agricole.

Sono trascorsi 10 anni di attività dalla pubblicazione del decreto-legge 136/2013 che introdusse una serie di misure per fronteggiare le emergenze ambientali e favorire lo sviluppo nel mezzogiorno d’Italia, tra cui lo svolgimento di indagini tecniche dei terreni destinati all’agricoltura: ad oggi sono state analizzate e classificate 641 particelle di cui solo il 20% circa è stato interdetto e sottoposto a verifiche periodiche dei Carabinieri forestali, mentre la maggior parte dei terreni è stata indicata idonea alle produzioni.

Particolare rilevanza assumono le recenti attività svolte di concerto dai Carabinieri Forestali, coordinati dal Comandante Regionale Gen. B. Ciro Lungo, e l’ARPAC diretta dall’Avv. Stefano Sorvino, per accertare eventuali effetti causati da movimentazioni superficiali ed abbandoni di rifiuti.

Nello specifico sono stati individuati n. 22 siti, considerati tra quelli con movimenti di terra più significativi, su cui si opererà con l’ausilio del geomagnetometro, per rilevare la eventuale presenza di corpi ferrosi nel sottosuolo e, successivamente, con realizzazioni di trincee per il prelievo di campioni al fine di prevenire ogni rischio per la salubrità dei suoli.

E’ stata poi considerata l’importanza dei risultati operativi conseguiti dai CC Forestale per il contrasto alle gestioni illegali ed ai roghi di rifiuti, tra le principali fonti di inquinamento ambientale: dall’inizio dell’anno – nella sola area a nord di Napoli – sono 140 i reati accertati, 42 attività ed 84 mezzi/attrezzature sequestrate per oltre 620.000 € di sanzioni amministrative contestate.

I risultati delle attività sono stati commentati dal Gen.C.A. Andrea Rispoli che ha ringraziato tutte le Istituzioni coinvolte e lodato lo sforzo delle donne e uomini dell’Arma Forestale per l’intensa azione di contrasto al crimine ambientale, il monitoraggio sistematico dei terreni agricoli ed il supporto fornito agli organi tecnici preposti.

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