NAZIONALE – Gli animali come cani e gatti ma non solo fanno ormai parte della famiglia di tantissimi italiani. In Italia si stima che ci siano 32 milioni di animali domestici, 7,5 milioni sono gatti e 7 milioni sono cani. Accudire un cane o un gatto comporta numerose spese veterinarie o di igiene che, in un periodo storico difficile come questo, incidono pesantemente sull’economia di una famiglia. Lo Stato arriva in soccorso. Non si tratta di un vero e proprio bonus erogato alle famiglie italiane sotto forma di contributo economico ma di una detrazione delle spese da portare in fase di dichiarazione dei redditi. Questo è quanto prevede il fisco.
Le uniche spese detraibili sono quelle veterinarie al 19% come:
Esiste una soglia minima e massima detraibile. La minima ammonta a 129,11 euro, la massima a 550 euro. Quindi le spese sotto la soglia di 129,11 euro non possono essere portare a detrazione. Stesso discorso per quelle eccedenti i 550 euro. La detrazione del 19% si calcola solo sulla parte eccedenti la soglia minima. Ipotizziamo di aver speso nel corso dell’anno 500 euro dal veterinario. La percentuale detratta si calcolerà su 370,89 euro che è la parte eccedente i 129,11 euro. Quindi il contribuente recupererà 70,46 euro.
Oltre a questa sorta di bonus-detrazione che lo Stato mette a disposizione per i nostri animali domestici, esistono anche altri bonus erogati a livello locale. Soprattutto in Toscana con i comuni di Pisa e Lucca che prevedono ogni anno una somma una tantum da dare alle famiglie per sostenere le spese veterinarie. I bandi per quest’anno sono scaduti ma vengono rinnovati. A Roma poi c’è la possibilità per alcuni nuclei famigliari di accedere a prestazioni veterinarie in modo gratuito. Hanno diritto all’agevolazione: