Mimmariello è rientrato nella valle ed oggi era al processo sul cimitero

Santa Maria a Vico. Il ras della valle di Suessola, Domenico Nuzzo alias Mimmariello, da qualche giorno ha ottenuto i domiciliari a Santa Maria a Vico ed è quindi rientrato da fuori provincia nella casa di famiglia. A metà luglio era uscito dal carcere per ottenere la detenzione casalinga in provincia di Salerno.

Oggi il 51enne è comparso anche in tribunale per l’udienza preliminare inerente l’inchiesta per la quale era stato arrestato a gennaio assieme ad altre persone, quella degli appalti del cimitero di Santa Maria a Vico.

Nuzzo ha optato per il rito abbreviato, stessa via anche per Carmine Liparulo detto Schiattubello e per l’ex consigliere comunale di Reggio Emilia Carmine De Lucia. Tutti gli altri hanno optato per il rito ordinario.

Mimmariello quindi dopo quasi 10 mesi è rientrato nella sua zona, da dove era partito alla conquista delle due valli, non solo Suessola, ma anche quella caudina dove ha appoggi in ogni paese (Probabilmente è stato uccel di bosco in quelle zone, quando fu irreperibile).

La DDA lo considera uno dei massimi esponenti del clan Massaro, ma noi lo abbiamo sempre derubricato all’interno di un sodalizio che abbiamo denominato clan Massaro 2.0.

Sempre per la direzione distrettuale antimafia è collegato anche ai Cervinari del latitante Raffaele Piscitelli, e come è emerso dalle intercettazioni e dall’ordinanza, ce lo siamo ritrovati anche ad interagire con Filippo Piscitelli, attualmente detenuto a Santa Maria Capua Vetere dopo la maxi condanna in primo grado.

Dovunque andava, e ci ripetiamo anche su questo (lo abbiamo già scritto), dietro di lui c’erano quelli della Finanza in collaborazione con la DDA, quindi chi ha avuto rapporti con questo soggetto dal 2019 fino alla fine del 2022 non può dormire sonni tranquilli.

Il colpo di scena in aula stamani

E stamani il ras in tribunale a Napoli ha annunciato che parlerà, il 26 ottobre, nella prossima udienza, effettuerà delle dichiarazioni anche lunghe, in merito chiaramente a questa vicenda.

Sempre stamani era stata fatta da un avvocato delle difese un’eccezione in merito alla costituzione parte civile del principale accusatore, l’imprenditore Giacomo Caterino e quella del Comune di Santa Maria a Vico nella persona del sindaco pro tempore Andrea Pirozzi.

Si contestava la valenza ai fini civilistici della costituzione anche in merito a recenti sentenze che hanno fatto riferimento alla legge Cartabia, ma il giudice ha rigettato.

 

 

I nomi

Pietro Carfora classe 1956 via San Marco,

Pasquale Crisci classe 1976, via Loreto Santa Maria a Vico

Carmine De Lucia classe 1968, Reggio Emilia RITO ABBREVIATO

De Lucia Clemente classe 1953, Maddaloni via Grotticella

Diglio Michele classe 1949 via Nazionale, Santa Maria a Vico

Liparulo Domenico classe 1974, via Fiume San Felice a Cancello RITO ABBREVIATO

Domenico Nuzzo classe 1972 sottoposto ad arresti domiciliari RITO ABBREVIATO

Giovanni Papa classe 1965 via Diana

Giuseppe Pascarella classe 1979, via San Vincenzo Santa Maria a Vico

Felice Valentino classe 1971, via Cupa San Marco Santa Maria a Vico

Sgambato Antonio classe 1960, via Fortini Maddaloni.

I fatti

I fatti sono stati commessi in Santa Maria a Vico tra il dicembre 2019 e il giugno 2020.

Tra le fonti di prova ci sono anche le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia: Clemente Massaro, Antonietta Sgambato, Filomena Massaro, Francesco Massaro, Vincenzo Tardi e Antonio D’Addio.

 

 

Exit mobile version