NAZIONALE – Tempo fa si era parlato molto di long covid, ovvero la tendenza ad avere sintomi post covid anche per parecchio tempo dopo la negatività alla malattia. Adesso i ricercatori Queen Mary University di Londra hanno scoperto che possono verificarsi casi analoghi anche per altre infezioni alle vie respiratorie non riconducibili al covid-19.
Gli scienziati parlano di long raffreddore. La ricerca ha confrontato la prevalenza dei sintomi a lungo termine dopo un episodio di covid rispetto a un’altra infezione respiratoria acuta, analizzando i dati di 10.171 adulti. Sono stati analizzati 16 sintomi diversi: tosse eccessiva, disturbi del sonno, di memoria, difficoltà di concentrazione, dolore muscolare o articolare, disturbi di gusto o olfatto, diarrea, dolore addominale, cambiamenti nella voce, perdita di capelli, battito cardiaco accelerato insolito, svenimenti o vertigini, sudorazione insolita, mancanza di respiro, ansia o depressione e affaticamento.
Il risultato è stato che le persone che avevano avuto in precedenza infezioni da covid-19 o da non covid erano più a rischio di segnalare sintomi rispetto alle persone senza infezioni pregresse segnalate.
Mentre i guariti dal covid erano più propensi a segnalare tutti i sintomi esaminati le persone con infezioni non covid evidenziavano quasi tutte gli stessi sintomi, ad eccezione dei problemi di gusto o olfatto e di perdita di capelli. Tra quelli maggiormente segnalati fino a 11 settimane dopo l’insorgere dell’infezione sono stati tosse eccessiva e problemi gastrointestinali, come diarrea e dolori addominali.
“Per ora non abbiamo prove che questi ‘lunghi raffreddori’ abbiano gravità e durata simili al long covid” – si conclude nello studio. È evidente però che sempre più spesso le infezioni all’apparato respiratorio sono in grado di lasciare strascichi anche per diverse settimane dalla guarigione.