Aiuti ai narcos, verdetto bis per l’ex carabiniere infedele: ecco cosa è cambiato

CASAGIOVE/MADDALONI. Riduzione importante, ma la condanna resta pesante: arriva anche il vedetto in Appello per l’ex carabiniere infedele Lazzaro Cioffi. Un anno fa la prima sezione penale del tribunale di Napoli Nord aveva inflitto la condanna a quindici anni di reclusione nei confronti dell’ex militare del reparto territoriale di Castello di Cisterna e marito della chef maddalonese Emilia D’Albenzio.

Nella giornata di lunedì la Corte di Appello ha ridotto la pena nei confronti di Cioffi (ai domiciliari da tempo) a 10 anni di reclusione. La sentenza ha in parte accolto le richieste dei legali, gli avvocati Giuseppe Stellato e Saverio Campana, cancellando l’accusa di riciclaggio e l’aggravante della transazionalità. Restano in piedi la corruzione, l’intestazione fittizia e soprattutto il concorso esterno in traffico di droga. Già in primo grado era stata esclusa l’aggravante mafiosa.

“Marcolino”, come è stato ribattezzato nelle intercettazioni, era a processo da solo col rito ordinario al tribunale di Napoli Nord, visto che il gruppo favorito dalle informazioni del carabiniere è quello riconducibile a Pasquale Fucito, quindi operante a Caivano.

L’ex carabiniere, era stato coinvolto anche nelle indagini sull’omicidio del sindaco di Acciaroli Angelo Vassallo, ma su quel fronte l’inchiesta ristagna da tempo.

 

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