CASERTA – Nelle ultime settimane l’Italia sta assistendo ad una vera e propria escalation di sbarchi all’isola di Lampedusa. L’hotspot dell’isola è al collasso e si sta già procedendo con lo smistamento verso altre regioni. Il Consiglio dei ministri di ieri ha deciso che si allungano a 18 mesi i tempi massimi del trattenimento ai fini del rimpatrio per i migranti che arrivano irregolarmente in Italia e saranno costruiti nuovi Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri). Questi centri andranno realizzati in zone a bassa densità abitativa in edifici disponibili ma inutilizzati.
Secondo le prime indicazioni emerse nella riunione che si è svolta ieri tra i prefetti delle cinque province della Campania e come riportato da Il Mattino, la regione dovrebbe accogliere circa 500 migranti. Questi dopo una prima accoglienza e i controlli sanitari all’hub dell’Ospedale del Mare verranno smistati tra le varie province. In 120 resteranno nel capoluogo partenopeo, 60 andranno a Salerno e Caserta e i restanti finiranno nella provincia di Benevento e Avellino.
Le due province dell’entroterra campano ne accoglieranno di più proprio per la bassa densità abitativa che consentirà al governo di creare nuovi Cpr dove farli soggiornare. Da inizio anno a Napoli hanno trovato accoglienza circa 2.000 migranti di cui 300 minori ubicati in 24 strutture. Nel casertano sono 1.710 i migranti accolti nel 2023 in 41 strutture.