Il nonno della piccola Aurora a Pomeriggio 5: “E’ stata una fatalità”
Santa Maria a Vico. Collegamento da Santa Maria a Vico per la trasmissione Pomeriggio 5 condotta da questa stagione da Myrta Merlino per la vicenda della piccola Aurora Savino, deceduta in culla quasi due settimane fa nell’abitazione di via Mandre.
Nello studio dell’avvocato Carlo Perrotta, alla presenza anche dell’altro legale della famiglia, Davide Pascarella, è stato intervistato il nonno, Gennaro Savino.
Il suddetto ha messo in evidenza che le bruciature (nemmeno tante secondo lui) sono state il frutto di una fatalità.
In pratica secondo l’anziano mentre le veniva fatto il bagnetto Aurora avrebbe urtato la levetta dell’acqua calda e per questo si sarebbe scottata. Sempre secondo la narrazione del nonno l’acqua non era proprio bollentissima e subito è stato chiamato il pediatra che avrebbe invitato il padre ad acquistare pomata ed antibiotico. Medicinali che poi sono stati sequestrati dai carabinieri.
Questo secondo il nonno sarebbe accaduto 5/6 giorni prima del decesso e ha parlato su specifica domanda anche di una visita effettuata dal medico.
Poche ore prima del decesso, nel cuore della notte, la bambina si è svegliata, come se volesse giocare. I genitori sono stati con lei fino a quando si è riaddormentata e poi la mattina presto il padre l’ha trovata che non respirava.
Il giovane è sceso giù da nonno Gennaro, l’hanno messa su un ripiano e mentre il primo praticava respirazione a bocca a bocca, l’anziano faceva massaggio cardiaco.
Secondo il nonno alcune di quelle tracce sul corpicino sarebbero state causate dalla pressione delle sue dita. Tra lo stupore dello studio, Gennaro Savino ha continuato a ribadire che è stata una fatalità e che anche il provvedimento riguardante gli altri due bambini è cautelativo e non definitivo. Questa la sua convinzione.
Poi la trasmissione si è interrotta mentre si stavano facendo delle ipotesi sulle possibili cause del decesso, la Merlino ha chiamato la pubblicità e ha dato appuntamento a domani.