Bisca clandestina in due case, allarme in zona: “Rovinati da pregiudicati al tavolo”

VILLA DI BRIANO/SAN MARCELLINO/CASAL DI PRINCIPE. Ha suscitato molto clamore il blitz effettuato due settimane fa dai carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere che sorpresero 19 giocatori in una bisca clandestina, oltre al gestore.

Un’operazione che ha fatto drizzare le antenne in diverse zone della provincia di Caserta e in particolare nell’agro aversano. Tra Villa di Briano e San Marcellino è stata, infatti, segnalata ai carabinieri la presenza di due abitazioni che nel weekend e durante la notte si trasformano in bische clandestine. Una delle due è una villa privata, trasformata in un casino illegale.

Al tavolo si siedono, in molti casi, anche persone con diverse precedenti penali, che hanno grosse disponibilità di denaro. Più d’uno si è già fatto spennare riducendo sul lastrico le proprie famiglie per il vizio del gioco. Tanti giocatori, grazie al passa-parola, arrivano anche dalle zone di Casal di Principe, San Cipriano, Trentola e da altri Comuni della cintura aversana. Una traccia, in tal senso, è già nelle mani delle forze dell’ordine dopo le segnalazioni dei familiari esasperati.

L’ultimo blitz

Una bisca clandestina protetta da un sintema di scatole cinesi, quella in cui all’alba del 25 agosto hanno fatto irruzione i carabinieri della locale Compagnia. L’accesso alla sala giochi scoperta in via Francesco Lugnano a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, era protetto da più porte blindate e da anticamere che, in caso di arrivo delle forze dell’ordine, avrebbero consentito ai presenti di nascondere il denaro e le puntate di gioco. La tempestività d’intervento dei carabinieri però non ha dato scampo al gestore della bisca, un sessantaduenne di Caserta, ed ai 19 presenti, provenienti dalle province di Napoli e Caserta, i quali sono stati subito bloccati ed identificati.

Nel corso della perquisizione sono stati recuperati denaro contante, assegni e un orologio di pregio per un valore di oltre 45.000,00 euro. Parte delle banconote da destinare alle puntate sul tavolo da gioco erano state nascoste in barattoli di vernice, in borselli e nella parte posteriore di alcuni mobili ivi presenti.

Le venti persone identificate sono state denunciate in stato di libertà e dovranno rispondere di esercizio di giochi d’azzardo e partecipazione agli stessi.

 

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