CAPUA/SPARANISE. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo in merito all’incidente sul lavoro di questa notte alla stazione di Brandizzo, sulla linea ferroviaria Torino-Milano, nel quale sono morti cinque operai, travolti da un treno in transito. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti.
“Da notizie che ho avuto dagli operai presenti, pare ci sia stato un problema di comunicazione tra la squadra presente sul posto e chi doveva coordinare i lavori. Ma sarà la magistratura a fare chiarezza su quello che è successo”. Così il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, in merito alla tragedia di questa notte nei pressi della stazione ferroviaria, dove hanno perso la vita cinque operai. “Il nostro pensiero oggi va alle famiglie dei ragazzi coinvolti – aggiunge il sindaco – questa è una tragedia per tutta la nostra comunità”.
“Erano dei bravi ragazzi. In questo momento lasciateci un attimo tranquilli, dobbiamo capire cosa è successo, perché non si è capito ancora”. E’ quanto ha detto all’ANSA Franco Sirianni, titolare della Sigifer di Borgo Vercelli, la ditta per cui lavoravano i cinque operai morti nell’incidente ferroviario della notte a Brandizzo, nel Torinese.
Tra le cinque vittime c’è come detto un operaio originario del Casertano: si tratta di Giuseppe Servillo, 43 anni, abitava a Brandizzo ma era nativo di Capua. La sua famiglia è di Sparanise, dove risiedono ancora la madre e il padre. Giuseppe era sposato con Daniela dalla quale aveva avuto due figli, i piccoli Zoe e Nathan. La famiglia era il suo grande amore, ma adorava viaggiare ed era uno sportivo vero.
Oltre a Giuseppe nell’incidente ferroviario di Brandizzo hanno perso la vita Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli; Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli; Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni, nato a Marsala e residente a Vercelli; Giuseppe Aversa, 49, di Chivasso. Erano tutti dipendenti della Sigifer Srl.