Castel Volturno. “Castel Volturno è ostaggio della mala gestione e dell’immondizia. Mentre le associazioni lavorano insieme ai cittadini per dare dignità alla città, la stessa viene trasformata in una discarica a cielo aperto, nonostante una spesa annuale per il servizio rifiuti che si aggira intorno ai 10 milioni di euro”. Questa la denuncia del Presidente di “Città Domitia” Cesare Diana, che ha documentato con i residenti l’incresciosa situazione locale che arreca notevoli danni anche all’immagine.
“L’assenza di un piano industriale – continua il professionista – ha peggiorato ancor più la situazione, a tal punto da rendere alcune zone veramente invivibili.
Per questo motivo abbiamo costituito un team di studio per realizzare una simulazione di un piano industriale, tale da poter dividere il territorio in 10 aree omogenee, applicando ad ognuna di esse un piano su misura per la raccolta dei rifiuti. Quindi l’obiettivo è quello di passare dal porta a porta alla raccolta in strada, alle isole ecologiche mobili, fino a giungere ad un progetto innovativo ma concreto, visti gli ottimi risultati ottenuti già in altre città.”
“Con il conferimento volontario verso sistemi automatizzati per la raccolta differenziata di carta, plastica, alluminio e vetro, – spiega – ci sarà un naturale e conseguente abbassamento della TARI, per tutti i contribuenti che aderiranno al progetto ‘CastelVolturnovivila’. Dall’analisi del progetto si evince che si giungerà ad un risparmio del 50% della spesa totale, un risparmio che verrà investito per azioni di dissuasione e controllo dell’abbandono indiscriminato di immondizia, nonché per l’installazione di sistemi di video sorveglianza ad hoc.”
“Tutto è finalizzato a trarre beneficio, da quello che adesso sembra una calamità maleodorante che sta inghiottendo la città. In parole povere, – conclude Diana – quello che oggi è un peso per la nostra comunità domani sarà una risorsa!”