Lettera anonima all’assessore, fango sull’amministrazione. Il caso al Prefetto

Capodrise. Situazione davvero grave a Capodrise in merito all’ennesimo volantino anonimo contro l’assessore Luisa D’Angelo. Si è passato davvero ogni limite, sono state fatte diverse denunce sia dall’interessata che dallo stesso sindaco. Un volantino dal contenuto diffamatorio. E inaccettabile che i toni siano arrivati a questo punto ne è convinto anche il consigliere di minoranza Nicola Belardo, queste le sue parole: “I fatti che si sono verificati nelle ultime ore, rappresentano solo la punta dell’iceberg di una degenerazione che sta fortemente minando l’assetto democratico della nostra comunità.

Il vile attacco posto in essere nei confronti di alcuni esponenti del governo locale ha tutti i connotati di un’azione criminale, concretizzata con modalità malavitose e squadriste, con l’unico e palese obiettivo di limitare l’agibilità democratica delle nostre massime Istituzioni. È uno scenario inquietante che vede precipitare la nostra città a livelli mai registrati nella storia della vita pubblica di Capodrise.

Non è minimamente accettabile derubricare questi episodi a semplici tentativi di diffamazione di esponenti della cosa pubblica, non solo per le accuse che gli vengono mosse ma, oltremodo, per il ruolo che questi rivestono e per la delicatezza del particolare momento che la città sta vivendo negli ultimi tempi:

È un attacco violento che colpisce non solo la classe politica e le Istituzioni, ma il cuore dell’intera comunità!
Siamo di fronte ad un corto circuito democratico che non potrà essere sanato a stretto giro, di cui pagheranno le conseguenze i cittadini nei prossimi anni, se non avverrà in modo urgente un’inversione di rotta, a partire dalle modalità che stanno caratterizzando, negativamente, il confronto tra le diverse parti politiche da troppi mesi a questa parte.

La politica, tutta, non può restare in silenzio di fronte ad una situazione così grave!
È il momento di aprire nelle sedi opportune, quelle politiche ed istituzionali, una riflessione complessiva sulle azioni da mettere in campo per tutelare le Istituzioni e i loro rappresentanti come massimi riferimenti dei cittadini e dello Stato sui territori.
È giunto il momento di portare all’attenzione del Prefetto e del Ministro dell’Interno la gravità dei fatti che si sono succeduti.
Il Consiglio Comunale, nella sua interezza, deve esprimersi e non solo facendo quadrato intorno alle vittime con la propria solidarietà, ma anche avanzando una proposta chiara per contrastare questi scabrosi fenomeni ed isolare gli autori, seppur ancora ignoti, con segnali forti ed inequivocabili.
Come, allo stesso modo, non è più procrastinabile la convocazione del comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica per esaminare il “caso Capodrise”.

Come, sarà necessaria una indagine meticolosa da parte della competente Autorità Giudiziaria per individuare gli autori di queste pericolose e gravi azioni, i quali non possono restare impuniti e devono essere assicurati il prima possibile alla giustizia.
Ci cimentiamo ormai in un terreno inquinato che va bonificato nel minor tempo possibile, se vogliamo ridare autorevolezza e credibilità alla politica locale.
La Política, ora ha il dovere di dimostrare la sua estraneità da queste vili dinamiche ed offrire la propria disponibilità a sottoporsi a qualsiasi tipo di controllo e di contraddittorio, per fugare e respingere ogni tipo di presunta accusa di brogli, gettate come fango sull’Amministrazione Comunale.”

Il caso al Prefetto

“Gli avvenimenti delle ultime ore che mi vedono nuovamente vittima insieme ad altri componenti della Giunta di un vile e violento tentativo di diffamazione perseguono il chiaro e pericoloso obiettivo di limitare l’agibilità democratica nelle nostre Istituzioni cittadine.” ha dichiarato ieri in un post il sindaco Enzo Negro.

“L’episodio concretizzatosi questa notte è solo l’ultimo di una serie di azioni simili, il quarto esattamente, che si sono verificate negli ultimi mesi. Preoccupa maggiormente la tempistica con cui sono avvenuti tali eventi, cioè in concomitanza e nel pieno di una crisi politica, tutt’ora in atto, che potrebbe portare alla fine anticipata dell’Amministrazione Comunale che mi onoro di guidare, interrompendo e bloccando percorsi e determinazioni amministrative che favoriranno notevolmente gli interessi generali dei cittadini a discapito di quelli particolari di pochi.

Non ci sentiamo vittime esclusive di questi fatti in quanto essi colpiscono e offendono l’intera Comunità, compromettendo la credibilità delle Istituzioni e della Politica in generale, inquinando il dibattito civile e democratico della nostra Capodrise.

Avanzerò formale richiesta di audizione al Prefetto Dott. Giuseppe Castaldo per rappresentare questa preoccupante escalation di eventi e individuare le azioni utili per tutelare l’immagine e la democrazia della nostra Città.”

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