Barbiere ucciso dopo lite, data chiave per padre e figlio: lo scenario

CASTEL VOLTURNO. Compariranno tra due mesi in tribunale Alessandro Moniello di 49 anni e Roberto Moniello di 27, padre e figlio accusati dell’omicidio di Luigi Izzo (nella foto), il 38enne barbiere ucciso il 5 novembre scorso a Castel Volturno e tolto per sempre all’affetto di sua moglie e dei suoi figli.

L’udienza preliminare davanti al gup Daniela Vecchiarelli è stata fissata tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il 29 settembre. La stessa difesa dei due, nell’istanza avanzata al Riesame, non ha chiesto infatti la scarcerazione, essendo il 47enne Alessandro Moniello reo-confesso, mentre sul figlio Roberto, accusato di concorso nel delitto avendo accompagnato il padre da Izzo.

La lite col fratello della vittima

Izzo, come ricostruito dagli inquirenti sulla base delle testimonianze in particolare della moglie e delle suocera della vittima, presenti al momento del delitto, fu ucciso da Moniello in seguito ad una lite che aveva coinvolto il figlio Roberto, alla quale peraltro Izzo non aveva preso parte.

Era stato il fratello di Izzo, infatti, ad aver litigato con Roberto Moniello. Il papà di quest’ultimo però prese il figlio dopo la lite e, armato di coltello da cucina, si recò in auto da Luigi Izzo, e dopo averlo trovato mentre scendeva dall’auto davanti casa, lo accoltellò più volte al petto. Moniello ha confessato alcune ore dopo, e ha fatto anche ritrovare l’arma del delitto, che aveva gettato in un canalone.

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