Addetto alla logistica muore sul lavoro, salma sequestrata. FOTO

 

CARINARO/GRICIGNANO/SAN PRISCO/SANTA MARIA CAPUA VETERE. E’ stata disposta l’autopsia e potrebbe essere aperta un’indagine sulla morte del 48enne Raffaele Carillo, addetto alla logistica morto nella giornata di oggi nella zona industriale di Carinaro-Gricignano dopo un malore.

L’uomo, che lavorava presso una ditta specializzata in logistica e spedizioni, stava completando il proprio turno quando ha accusato un malore. All’inizio si pensava a un malessere legato alle alte temperature, ma la situazione è apparsa poco dopo nella sua drammaticità. L’uomo non riusciva a respirare e quando l’ambulanza è giunta sul posto per lui non c’era più nulla da fare.

L’uomo, originario di Santa Maria Capua Vetere, ma residente a San Prisco, è morto per cause naturali, ma il magistrato di turno della Procura di Napoli Nord ha disposto il sequestro della salma per individuare le motivazioni alla base dell’arresto cardiaco. Il malore è sopraggiunto in una giornata da record per le temperature che hanno superato i 40 gradi.

La rabbia dei sindacati

Mentre scriviamo il corpo esamine di un lavoratore giace riverso in terra nel capannone della logistica Eurospin di Carinaro.

Una Rsa Cobas di 48 anni, stamani ha preso servizio alle ore 6 ed intorno alle alle 9,00 è stato colpito da malore mortale, in una giornata di caldo asfissiante in quel magazzino. Al momento il lavoro è fermo per l’interruzione imposta dai lavoratori in turno in rispetto del collega e in tutela della loro salute-sicurezza.
Stamani il lavoratore uscendo di casa ha salutato la famiglia, e da oggi la famiglia non lo vedrà più tornare a casa ! Alla famiglia il cordoglio,la vicinanza e l’affetto dei Cobas.

Succede purtroppo che oltre 3 lavoratori al giorno non faranno più ritorno dai loro affetti !!
Dall’inizio 2023 sono 605 i lavoratori deceduti a ” causa del lavoro”.
Tra questi numerosi “per sincopi-infarti-malori da caldo eccessivo”, da quando il cambio climatico sta facendo registare temperature ben oltre i 35°centigradi, insopportabili per faticare!
Cambio climatico dovuto al modello capitalistico di ” produzione,consumi,cementificazione dei suoli e energie fossili”, che causano fenomeni distruttivi come” alluvioni,incendi,siccità e altro”,la cui persistenza porterà alla catastrofe umanitaria se non ci sarà un’alternatva di sistema.
Quanti altri lavoratori dobbiamo piangere per vedere applicati turni regolari fuori dai picchi di calore e nel totale rispetto delle norme di sicurezza ??!

Quante altre migliaia di morti e infortuni l’anno i lavoratori dovranno patire, prima di veder ridotto/dimezzato l’orario di lavoro(a parità di salario) per salvarsi la vita ??!
Al tavolo” Governo-Confindustria-OO.SS” c/o la ministra del lavoro Calderone, ancora si discute sul da farsi mentre i lavoratori muoiono ogni giorno !
NON FACCIAMOCI TROVARE IMPREPARATI !!

Come facemmo al tempo del Covid ” fermandoci laddove le condizioni si salute-sicurezza erano inadeguate e si rischiava il contagio”, così ora di fronte ai picchi di calore e temperature percepite sopra i 30°C ” non dobbiamo attendere alcun ordine per poterci fermare, agendo in tutela della salute personale e collettiva”.
Questo raccomandano e agiscono in tal senso i Cobas, ricordando a tutte/i “prima di tutto la salute-sicurezza in nostra tutella e delle nostre famiglie”.

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