CASTEL VOLTURNO. Si sono chiuse le indagini per la morte di Luigi Izzo (nella foto), il 38enne barbiere ucciso il 5 novembre scorso a Castel Volturno e tolto per sempre all’affetto di sua moglie e dei suoi figli.
Per quel fatto sono indagati Alessandro Moniello di 49 anni e Roberto Moniello di 27, padre e figlio accusati dell’omicidio del barbiere, a breve destinatari dell’avviso di conclusione indagini.
La stessa difesa dei due, nell’istanza avanzata al Riesame, non ha chiesto infatti la scarcerazione, essendo il 47enne Alessandro Moniello reo-confesso, mentre sul figlio Roberto, accusato di concorso nel delitto avendo accompagnato il padre da Izzo.
Izzo, come ricostruito dagli inquirenti sulla base delle testimonianze in particolare della moglie e delle suocera della vittima, presenti al momento del delitto, fu ucciso da Moniello in seguito ad una lite che aveva coinvolto il figlio Roberto, alla quale peraltro Izzo non aveva preso parte.
Era stato il fratello di Izzo, infatti, ad aver litigato con Roberto Moniello. Il papà di quest’ultimo però prese il figlio dopo la lite e, armato di coltello da cucina, si recò in auto da Luigi Izzo, e dopo averlo trovato mentre scendeva dall’auto davanti casa, lo accoltellò più volte al petto. Moniello ha confessato alcune ore dopo, e ha fatto anche ritrovare l’arma del delitto, che aveva gettato in un canalone.