Resort e hotel, scatta sequestro da 2 milioni della Finanza. Ecco dove è scattato il blitz

CASTEL VOLTURNO/GRICIGNANO D’AVERSA/CASERTA. In data 28 giugno 2023 la Guardia di Finanza di Mondragone ha eseguito un decreto di applicazione di misure cautelari reali, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli Nord su richiesta di questa Procura, nei confronti di una nota società per azioni gerente importanti strutture alberghiere nei Comuni di Castel Volturno, Gricignano d’Aversa e Caserta, ritenuta responsabile di plurime violazioni fiscali. In particolare, sono stati sottoposti a sequestro preventivo beni, denaro e valori nella disponibilità della società e del proprio legale rappresentante pro-tempore per oltre 2 milioni di euro, in quanto considerati proventi diretti e/o indiretti dell’evasione delle imposte realizzata.

L’attività rappresenta, infatti, l’epilogo di complesse indagini di polizia tributaria svolte per gli anni dal 2014 al 2020 dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Mondragone, all’esito delle quali è stata ricostruita un’ingente evasione realizzata dalla società mediante operazioni che hanno consentito a quest’ultima di aumentare il valore del proprio patrimonio aziendale attraverso la contestuale riduzione dei debiti verso i propri finanziatori (intermediari bancari e soci). Secondo quanto emerso dalle attività di verifica, per evitare un eccessivo indebitamento e mostrare una maggiore solidità patrimoniale, la nota società alberghiera avrebbe svalutato in modo arbitrario ed unilaterale debiti verso istituti di credito derivanti dall’erogazione di mutui e prestiti per oltre 11 milioni di euro ed avrebbe omesso di corrispondere a favore di un socio, a seguito della compiacente rinuncia di quest’ultimo, interessi passivi per oltre 2,5 milioni di euro maturati a fronte di un prestito obbligazionario ricevuto.

In tal modo, la società avrebbe cancellato “gratuitamente” dalle proprie scritture contabili debiti per complessivi 13,5 milioni di euro, accrescendo in modo corrispondente il proprio valore aziendale, e, ricorrendo ad artifici contabili, avrebbe reso neutre in chiave fiscale tutte le operazioni poste in essere, evitando qualsiasi forma di tassazione.

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