Choc nel Casertano, 2 famiglie intossicate dal formaggio di pecora: corsa in ospedale

Casal di Principe. Intera famiglia finisce in ospedale dopo aver mangiato del formaggio di pecora.

E’ successo l’altro giorno a Casal di Principe, nella zona periferica al confine con Villa di Briano.

Due bambini e tre adulti si sono sentiti male dopo la cena e sono stati costretti a cure mediche, portati tra ospedale Moscati e Clinica Pineta Grande. Evidentemente c’era qualcosa che non andava. I suddetti sono poi stati dimessi dopo accurati controlli e lavande.

Oggi a pranzo è successa la stessa cosa, sempre nell’agro aversano, a Gricignano, anche qui una famiglia è stata soccorsa e sottoposta a cure mediche.

Il formaggio mal conservato o mal riposto può andare a male e sviluppare muffa. Bisogna fare molta attenzione a mangiare formaggio andato a male, ecco cosa può accadere. Quando mangiamo un formaggio andato a male, che ha sviluppato muffa o è diventato troppo acquoso, possiamo incorrere nel pericolo di intossicazione alimentare e percepire sintomi come forti crampi addominali, mal di pancia, diarrea, nausea e vomito.

Il formaggio va a male quando non è adeguatamente conservato e questo è indipendente dalla sua data di scadenza. Se acquistiamo del formaggio fresco e ce lo dimentichiamo fuori dal frigo, dopo poco tempo il prodotto sarà inevitabilmente compromesso e florido di moltiplicazione batterica, favorita dalla temperatura ambiente più alta.

Il formaggio va a male anche quando è conservato in frigo se la temperatura regolata non è inferiore ai 5°C oppure se la confezione è rimasta aperta e ha preso luce e aria. Tutto questo favorirà la moltiplicazione di microrganismi dannosi per la salute. Quando notiamo che il formaggio ha cambiato colore, non ha più lo stesso aspetto di quando lo abbiamo comprato, ha un odore particolarmente acido o presenta tracce di muffa, dobbiamo buttarlo subito via, nel nostro contenitore dei rifiuti organici.

 

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