Consigliere comunale in cella per crac finanziario, arriva la svolta: cambiata la misura

 

Casagiove/Marcianise. Dopo tre mesi di detenzione il consigliere comunale e candidato sindaco Danilo D’Angelo lascia il carcere. Era stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Marcianise in qualità di consulente fiscale, con contestuale sequestro preventivo di beni mobili ed immobili del valore stimato di oltre 6 milioni di euro.

Secondo la Procura dietro la “regia” del proprio consulente fiscale, l’imprenditore avrebbe indebitamente beneficiato ingenti risparmi di imposta (costi indeducibili per un valore di oltre 40 milioni di euro ai fini delle imposte dirette e di IVA indetraibile per un valore di oltre 8,6 milioni di euro) grazie soprattutto all’utilizzo sistematico di documentazione contabile fittizia, tra cui oltre n. 2.600 fatture per operazioni inesistenti emesse da società c.d. cartiere appositamente costituite.

Nel corso delle successive indagini delegate dal pubblico ministero, gli investigatori della Guardia di Finanza hanno acquisito gravi elementi indiziari in ordine alla commissione di ulteriori fattispecie di reato da parte degli indagati (autoriciclaggio, falso in bilancio, bancarotta documentale e fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e indebite compensazioni effettuate con l’utilizzo di crediti inesistenti), i quali avrebbero continuato ad operare nel medesimo settore, attraverso un nuovo soggetto economico appositamente costituito intestato a prestanomi, conseguendo profitti illeciti per oltre 6 milioni di euro.

D’Angelo ha lasciato il carcere di Poggioreale, dopo la modifica della misura cautelare: è stato trasferito agli arresto domiciliari.

Exit mobile version