Tentacoli del clan su politica e imprese, la sentenza: stangata record al boss. Assolto ex sindaco

CASAL DI PRINCIPE/SAN CIPRIANO D’AVERSA/VILLA DI BRIANO. Il tribunale di Venezia ha escluso l’associazione mafiosa nella sentenza su estorsioni e illegalità legate ad attività economiche e politiche del comune di Eraclea (Venezia). Il collegio presieduto da Stefano Manduzio ha emesso condanne più basse rispetto a quanto chiesto dall’accusa.

Il principale imputato, Luciano Donadio, ritenuto un terminale dei Casalesi nella località balneare veneziana, è stato condannato a 26 anni e 3 mesi di reclusione, senza l’aggravante del 416 bis. Assolto in particolare l’ex sindaco, Mirco Mestre, perché il fatto non sussiste.

I pm veneti Terzo e Baccaglini per i 44 imputati coinvolti nel processo sul nucleo dei Casalesi in Veneto avevano chiesto quattro secoli di carcere nel corso della requisitoria. Oltre che per Donadio, l’accusa aveva invocato 30 anni anche per Raffaele Buonanno di San Cipriano d’Aversa e per Antonio Pacifico; chiesti 23 anni e 3 mesi per Luigi Paoli; 20 anni e 3 mesi per Antonio Buonanno di San Cipriano d’Aversa; 15 anni e 8 mesi per Giuseppe Puoti di Villa di Briano; 10 anni per Adriano Donadio e 9 anni e 6 mesi per Claudio Donadio, figli di Luciano Donadio.

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