Santa Maria Capua Vetere. Tra gli episodi del processo mattanza c’è il caso dell’ispettore Giuseppe Crocco (difeso da Dezio Ferraro), che la Procura ritiene tra gli organizzatori dei pestaggi; quando furono emesse le ordinanze di custodia cautelare il 28 giugno 2021, Crocco fu colpito dalla misura dell’obbligo di dimora per undici mesi (oggi è libero da misure), ma è tuttora sospeso in via amministrativa dal servizio.
In diversi video si vede Crocco nell’area socialità, dove i detenuti furono portati dopo essere stati fatti uscire dalle celle, che cerca di difendere un recluso messo all’angolo da altri agenti, tra cui alcuni con casco e manganello, fa da scudo e addirittura allarga le braccia per bloccare eventuali manganellate; in una circostanza, nel corridoio, lo stesso Crocco cerca di proteggere un detenuto circondato da altri poliziotti prendendo anche una manganellata sulla mano. E più volte si vede l’ispettore mentre si affanna a far prendere meno colpo possibili ai detenuti, scortandoli il più possibile anche con il proprio corpo.
In un video si vede Crocco che dà tre schiaffi da dietro ad un detenuto spostandolo dalla sezione alla zona delle scale, ma osservando bene sembra che dia schiaffi non forti e con l’intento di proteggere il detenuto dai manganelli di altri agenti; peraltro tale interpretazione favorevole all’ispettore l’aveva data anche il Gip di Santa Maria Capua Vetere che aveva emesso le misure cautelari.
Si torna in aula il prossimo 7 giugno per il prosieguo del controesame del carabiniere.