CASSINO. Si chiamava Yirelis Peña Santana la 34enne dominicana uccisa ieri a Cassino con una dozzina di coltellate, quella mortale potrebbe averla raggiunta al collo. L’esame esterno della salma è stato svolto ieri, da un medico, direttamente nella stanza da letto dell’appartamento al secondo piano di via Pascoli 104 dove il delitto è stato compiuto, rilevando almeno dieci e forse dodici colpi sferrati da un coltello con la lama liscia ed affilata.
Gli investigatori del Commissariato di Cassino e della Squadra Mobile di Frosinone stanno analizzando le tracce repertate nell’alloggio dove la donna era andata ad abitare tre settimane fa (poco più di un mese secondo altri) proveniente da Vercelli. Stanno esaminando il traffico in entrata ed in uscita da uno smartphone che apparterrebbe alla vittima.
Molta attenzione viene data alle dichiarazioni fatte nella serata di ieri da un cittadino sudamericano che è stato sentito dire, tra i curiosi che si trovavano intorno al palazzo quando il delitto è stato scoperto, “glielo avevo detto a Yerlis di lasciar perdere quella gente” riferendosi a non meglio precisati “siciliani” con i quali avrebbe avuto una discussione nei giorni scorsi.
A scoprire il cadavere è stato un vicino di casa, suo connazionale: al mattino è passato davanti all’alloggio ed ha notato la porta aperta ed accostata: “ho pensato – racconta – che fosse uscita per andare a fare la spesa al supermercato. Sono andato a fare colazione al bar e non gli ho dato peso”. Il vicino è tornato intorno alle 13.30 ed ha visto ancora la porta aperta, ha bussato “perché dovevo entrare perché eravamo d’accordo che verso quell’ora sarei passato per controllare la linea del gas. Ho visto il sangue nel tinello all’ingresso, ho chiamato ma nessuno mi ha risposto, sono uscito ed ho telefonato alla polizia”.
Nessuno degli inquilini dello stabile ha avvertito rumori insoliti durante la mattinata: lo hanno riferito agli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone accorsi sul posto con il dirigente Flavio Genovesi che stanno indagando insieme ai loro colleghi del Commissariato di Cassino diretto dalla dottoressa Simona Maffei. Alla polizia hanno detto di avere segnalato più volte l’anomalo via vai da quell’appartamento, anche nel periodo del lockdown.
Il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo ha disposto l’acquisizione dei video delle telecamere di sorveglianza e l’individuazione di eventuale traffico telefonico sviluppato e ricevuto dalla vittima.