CAPUA. Due anni e mezzo di reclusione. Si abbassa di appena due mesi la condanna nei confronti di un 64enne di Capua accusato di violenza sessuale nei confronti di una minorenne.
I fatti contestati avvennero nel gennaio 2020, poco prima dello scoppio della pandemia: secondo l’accusa l’uomo, mentre era in auto, vide una ragazzina che conosceva. Era, infatti, un amico di famiglia, o almeno così credeva l’inconsapevole adolescente, scesa di casa per andare dal panettiere.
L’ultrasessantenne si è offerto di darle un passaggio: in quel frangente, secondo la denuncia della giovane, fu assalita dall’uomo. Prima tentò di baciarla, poi addirittura le palpò le parti intime, riuscendo a scappare solo grazie ad una telefonata tempestiva.
Dopo la denuncia si è aperto il processo che ha visto la condanna in primo grado a due anni e otto mesi e ora la conferma in Corte di Appello. Solo la Cassazione potrebbe evitare all’uomo l’espiazione della condanna definitiva e la reclusione.