AVERSA/CASALUCE. “Sua eccellenza caro, vedete di non rimanere nella storia di Aversa, che vanta da secoli la devozione della Celeste Patrona, per quello che l’ha fatta sparire, così poi vi dovete solo vergognare…”, e ancora, “..la stima per voi…ormai è dubbia…la Vergine illumini le sue decisioni, che è meglio”.
E’ il tenore di un manifesto, firmato dal “Comitato dei Portantini Maria Santissima di Casaluce” nei confronti del vescovo Angelo Spinillo per aver “limitato a soli tre giorni” la processione annuale per la Madonna di Casaluce ad Aversa, che nella storia ha sempre avuto una durata ben superiore.
“Scelte scellerate”, accusano i contestatori che annunciano anche di voler lanciare una petizione. Un testo che ha suscitato scalpore in tutti i comuni della diocesi. Secondo don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano sotto scorta che da anni si batte contro la criminalità organizzata, quel manifesto “rasenta il parlare camorristico di cui il nostro popolo è stanco e nauseato”, scrive su Fb, dove esprime anche “vicinanza, solidarietà, affetto, obbedienza incondizionata” al vescovo.
Il prete “anti-roghi” (così soprannominato per il suo impegno ambientale nella “Terra dei fuochi”) invita chi di competenza a indagare “per individuare e denunciare i responsabili, sapendo fin da adesso che il buon cuore addolorato di Sua Eccellenza ha già perdonato”. “La Diocesi di Aversa è disponibile al dialogo sereno e fecondo con tutti, – ricorda don Patriciello – ma non si lascia impaurire da nessuno. Chi ha scritto questo manifesto non ha niente da insegnare. A nessuno. Ha invece molto da imparare”.