Imprenditore strozzato dall’usura, colpo di scena: scagionato imputato. Svolta pure per l’altro

SANT’ANTIMO/CESA. Colpo di scena nel processo seguito all’inchiesta su un caso di usura nell’agro atellano. La prima sezione collegio B, presidente Nigro, del tribunale di Napoli Nord ha mandato assolto con formula piena Alessio Flagiello, accusato di usura e tentata estorsione.

Nei suoi confronti il pubblico ministero del tribunale della città normanna aveva invocato la condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione ma i giudici hanno accolto in toto le tesi perorate dall’avvocato Mario Angelino. 

Per l’altro imputato, Michele Buonanno, anche lui di Sant’Antimo e difeso dall’avvocato Poziello, si è registrato un altro colpo di scena. La posizione è stata stralciata e quindi ricomparirà in udienza, dopo che per lui erano stati chiesti 4 anni e 6 mesi ma per il reato di usura.

La vittima è un imprenditore di Cesa. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, a fronte di un prestito di 65mila euro la vittima è stata costretta a pagare interessi fino al 95%, per un importo complessivo di 172mila euro. Per ottenere i soldi i presunti usurai avrebbero l’imprenditore di fare del male a lui e anche ai suoi familiari.

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