Santa Maria a Vico. Il canguro austrialiano resta al suo posto, il consigliere comunale Cesare Piscitelli ci ripensa e abbandona l’idea delle dimissioni dopo i diversi attestati di stima dei colleghi e non solo. Resta al palo Francesco Iadaresta che aveva pregustato il debutto in consiglio comunale.
Gentilissimi colleghi ed amici tutti,
come ormai noto il giorno 26 Aprile c.a. dopo aver sentito sulle spalle l’ennesimo carico di giudizi da parte di persone il cui unico scopo non è il bene del paese o il riconoscere che in ogni ambito politico pur mantenendo la propria ideologia, vi sono persone che si impegnano per il bene comune, ho avuto un momento di scoraggiamento tale da indurmi a pensare di presentare le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale.
Il sostegno ricevuto dagli amici, dai colleghi consiglieri che come me ogni mattina si impegnano per il bene comune affrontando gli stessi disagi, nonché le telefonate di tante persone che di politica ne hanno masticato tantissima polvere, mi hanno fatto rivalutare tale decisione.
Mi hanno fatto comprendere che non tutti riescono a condividere il nostro operato, specie coloro che pensano che nelle altre forze politiche non esistano persone serie e oneste. Questo modo di pensare non fa certamente di una persona un polito, ma un impolitico.
Abbiamo affrontato momenti d’inquietudine e d’incertezza per uscire da una situazione economica al dir poco disastrosa, sia a livello nazionale che, per forza di causa riflessa, a livello locale.
Non è stata certo cosa facile, ne è derivata la necessità per noi della compagine di minoranza, di continuare la nostra importante funzione di controllo, ma anche di acquisire la consapevolezza, di doverci mostrare oggi più che mai, costruttivi e propositivi verso una Amministrazione Comunale, della cui base siamo componenti, affinché si lavorasse in modo trasparente per le sole necessità cittadine.
Malgrado tutto, specie in considerazione della insufficiente maturazione economica nazionale, punto di passaggio obbligato per migliorare l’assetto politico sociale ed economico locale utile a garantire una veloce ripresa del fabbisogno territoriale, la cui situazione perdura ormai dagli inizi del nostro mandato politico.
Ci siamo spesso riuniti nei periodi in cui tutti cercavano soluzioni per riprendersi dai postumi della pandemia e chiesti, quale sarebbe dovuto essere lo strumento più valido per condurci verso la normalità.
Nonostante la mia prima esperienza politica, ha continuato dal primo giorno a voler caratterizzare e adottare la linea di mediazione. Ha incluso un confronto iniziale vigoroso ed efficace, che si è mostrato comprensibile nei rapporti tra maggioranza ed opposizione divenuto costruttivo e pieno di significato, un modo per concorrere dialetticamente alla risoluzione delle tante problematiche nel nostro paese.
La macchina amministrative del nostro Ente locale, che duramente lavora nonostante essere sott’organico, si esprime, in forza delle collaborazioni realizzate da tutti i consiglieri, adottando una linea che non è senza riflessi sulla elaborazione ed attuazione del programma ed il ruolo svolto sino in fondo anche dalle opposizioni, tali da valorizzare ed assicurare che in essa si svolga sempre un dialogo democratico nell’interesse della cittadinanza.
In conclusione, Vi rimetto il messaggio ricevuto da tanti colleghi Consiglieri, sia locali che di altre comunità limitrofe, “Questo non è il momento di rivolgere attenzione ai disfattisti, ma di guardare in noi stessi, per comprendere che questo, è il momento di rafforzare l’indifferenza ed accrescere l’attaccamento per l’impegno preso nei confronti dei cittadini”.
Ed io ringraziando tutti coloro che hanno speso una parola di apprezzamento nei miei confronti aggiungo:
“Se sapremo innovare senza dilaniarci, se sapremo credere insieme nell’avvenire, se sapremo essere diversi restando eguali, rispettosi gli uni con gli altri, se sapremo cogliere dignitosamente ogni opportunità di presenza e di affermazione, avremo lavorato coscienziosamente e con altruismo per il bene della nostra amata Santa Maria a Vico”.