Nome e foto. Scoperto bunker della droga, nei guai volto noto e compagna

L’aggiornamento

Maddaloni. Il fermato è un volto noto alle forze dell’ordine. Si tratta di Aniello Zampella, classe 1999, con precedenti. Nei guai anche la compagna che è stata pure deferita.

Il primo lancio 

MADDALONI. La Polizia di Stato di Caserta, nella decorsa notte, nell’ambito di un’attività finalizzata alla repressione del fenomeno dello spaccio di droga, ha arrestato in flagranza di reato un soggetto di anni 24 e  denunciate in stato di libertà  altre due  persone, responsabili  del reato  di detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio. 

In particolare, gli agenti del Commissariato di P.S. di  Maddaloni   venuti a conoscenza di una fiorente attività  di “spaccio di stupefacenti”,  in un quartiere  periferico  del centro caudino,  ponevano in essere una mirata attività investigativa e di osservazione.

Le serrate indagini  consentivano  di ricostruire  il modus operandi  del gruppo  e di cogliere in flagranza il 24enne  e  le altre due persone, dedite  all’attività di spaccio.

I poliziotti  del Commissariato, coadiuvati dagli agenti della  locale Squadra Volante, intervenivano  bloccando i tre soggetti e procedevano alla  perquisizione di un appartamento, utilizzato per realizzare l’attività criminosa,  constatando   l’installazione di  una grata  alla porta di ingresso e  di un articolato  sistema di  micro-telecamere, per eludere  eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine.

Inoltre, si individuavano delle intercapedini ricavate nei battiscopa della casa e nei muri, appositamente predisposte per nascondere la droga da vendere agli acquirenti.

 Al termine dei controlli, si rinvenivano sostanze stupefacenti,  strumenti di precisione utili per il confezionamento delle dosi, nonché,  delle banconote e monete  ritenute provento dello spaccio.

 Dopo gli adempimenti di rito, il 24enne veniva tratto in arresto ed  associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre gli altri due soggetti, un uomo ed una donna,  venivano denunciati  a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria.

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