Portico di Caserta. Una minoranza più silenziosa rispetto al passato ma attenta a quanto accade all’interno della macchina amministrativa.
Il TAR Campania con sentenza del 29 marzo ha accolto il ricorso dei consiglieri comunali Venere Russo, Cosimo Cristillo, Gerardo Massaro e Franco Cantiello, annullando tre delibere previa sospensiva e condannando il Comune al pagamento in favore dei ricorrenti delle spese del giudizio che liquida in complessivi € 2000,00, oltre accessori di legge e rimborso del contributo unificato.
Queste le delibere ad oggetto del ricorso:
1) della delibera del Consiglio comunale di Portico di Caserta n. 2 del 30 gennaio
2023, avente ad oggetto “Approvazione rendiconto 2021”;
2) della delibera del Consiglio comunale di Portico di Caserta n. 39 del 30 dicembre
2022, avente ad oggetto “Approvazione bilancio di previsione 2021/2023”;
N. 01184/2023 REG.RIC.
3) della delibera del Consiglio comunale di Portico di Caserta n. 38 del 30 dicembre
2022, avente ad oggetto “Approvazione documento unico di programmazione
(DUP) 2021/2023”.
In sintesi i consiglieri comunali di minoranza hanno stigmatizzato alcune azioni dell’Ente che hanno poi indotto il TAR a dare loro ragione:
Si legge inoltre:
L’impugnata delibera n. 39 del 30 dicembre 2022 avente ad oggetto l’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023 è altresì illegittima in quanto adottata in violazione delle disposizioni contenute sia nell’art. 151 TUEL sia negli artt. 13 e 15 del Regolamento di contabilità.
Il bilancio di previsione per gli anni 2021-2023 è stato infatti approvato in concomitanza all’approvazione del DUP, laddove, in applicazione delle prescrizioni di cui al regolamento di contabilità e del TUEL, quel documento previsionale, per essere legittimo e funzionale, deve mostrarsi coerente alle previsioni del DUP medesimo che, a sua volta, avrebbe dovuto esser approvato a seguito di specifica seduta “dedicata”, precedente rispetto a quella di approvazione del bilancio di previsione.