VILLA LITERNO/CASTEL VOLTURNO/CASAPESENNA. Sono due i collaboratori di giustizia protagonisti dell’inchiesta che ha portato l’altro giorno carabinieri del Gruppo Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente di Napoli, insieme con la Guardia di Finanza, ad apporre i sigilli, in un mega parcheggio che si trova nella zona di Castel Volturno, a circa 200 camion appartenenti a una delle società finite nella lista dei beni da sequestrare ai fratelli imprenditori Giovanni e Michele Fontana.
Due collaboratori di giustizia eccellenti come Giuseppe Misso e Michele Barone, sono stati fondamentali per gli affari dell’ex primula rossa del clan dei Casalesi Michele Zagaria. Secondo gli investigatori, infatti, proprio grazie all’appoggio della cosca di Casapesenna i Fontana sono riusciti far diventare le loro aziende leader nel trasporto e nella gestione dei rifiuti.
A chiarire la vicenda è Giuseppe Misso che ha motivato l’espansione dei Fontana proprio grazie al legame con Michele Zagaria. La connessione con Villa Literno risale al periodo in cui a guidare i Bidognetti, egemoni in quella zona, era Luigi Guida, pentito storico detto “O’ Drink”. Misso rivela che i Fontana si sono ingranditi anche grazie agli affari fatti con Michele Zagaria che li proteggeva al pari di altri imprenditori, prima di diventare – a suo dire – loro socio.