Santa Maria a Vico. Mai definizione può essere definita più calzante di quella che abbiamo coniato noi, il clan Massaro 2.0.
Una nuova versione della mala della valle di Suessola, di cui il rappresentante più attivo è sicuramente il ras Domenico Nuzzo, alias Mimmariello. Con oggi siamo ad una settimana di latitanza, doveva essere arrestato dalla Guardia di Finanza lo scorso giovedì assieme agli altri coinvolti nell’inchiesta del cimitero, invece è riuscito a svignarsela.
Il 50enne, criminale di lungo corso, con diversi anni di galera sul groppone, può godere di appoggi in diverse zone. Mimmariello è della frazione San Marco di Santa Maria a Vico, quando telefonava alle persone per la tangente sui loculi, diceva: “Sono Domenico dell’Angelone”.
L’Angelone è l’inizio della frazione San Marco in tenimento vicano. Ma Nuzzo per metà è sannita, è caudino per la precisione e in quella parte di territorio in cui le buscarono persino gli invincibili romani può godere di diversi appoggi.
Lo abbiamo sempre detto che aveva agito anche in quella zona, imponendo i suoi diktat. Quindi è probabile che si possa trovare da quelle parti. Ci sono intercettazioni a suo carico anche in merito a delle elezioni amministrative in quella parte di territorio. E poi chiaramente anche per il clan Massaro 2.0 vale quella legge ‘non scritta’ del ponte di ferro. Vedremo se riuscirà arrivare da ‘irreperibile’ al Riesame.