Assolto con formula piena, il panificatore Biondillo scoppia in lacrime: “Mi è stata restituita la dignità”

San Felice a Cancello. La sentenza del tribunale di Napoli di oggi dell’inchiesta DDA sulle presunte infiltrazioni che portò finanche allo scioglimento del Comune, restituisce dignità e fiducia nella giustizia anche all’imprenditore Clemente Biondillo, originario della frazione Ponti Rossi.

Il 48enne, ex presidente del Consiglio e assessore del Comune sanfeliciano, difeso dagli avvocati Dario Vannetiello e Clemente Crisci, già durante la requisitoria aveva cominciato a respirare, infatti il pm aveva chiesto l’assoluzione.

Assoluzione con formula piena confermata oggi dal giudice nella sentenza, Biondillo non ha nascosto la commozione ed è scoppiato in un pianto liberatorio. Lo aveva sempre detto e ribadito che non aveva fatto nulla.  A sostenerlo in questi anni la sua famiglia e tanti amici che hanno sempre creduto nella sua innocenza.

“Mi è stata restituita la dignità – ha esclamato mentre scendeva le scale del tribunale in lacrime – è stato un incubo ma ho avuto sempre fiducia nella giustizia. Sono un lavoratore onesto, ho sempre lavorato duro tra mille difficoltà per portare avanti un’attività e garantire il futuro delle persone che sono al mio fianco”.

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