Ecco dove volevano nascondere le armi del ras: “Dalle via, sono troppe”

Santa Maria a Vico. Il 25 ottobre del 2019 questa è la data dell’intercettazione tra Filippo Piscitelli e Domenico Nuzzo, alias Mimmariello.

Il ras dello spaccio mette in guardia il 50enne dell’Angelone: Hai la DDA addosso. La notizia confidenziale a Filippo l’ha passata un avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere.

Ma Mimmariello, imperterrito, continuerà invece la sua attività di ‘zuppa’ sul cimitero anche per tutto il 2020.

Fa un’ammissione, capisce dove avrebbero potuto incastrarlo, ma continua nel suo disegno.

Filippo mette in evidenza che la tecnologia oggi dà un grande vantaggio alle forze dell’ordine e fa un esempio su una cosa capitata a lui.

Mimmariello dice: “Sono andato a San Cipriano, poi scendo a… può essere che li tengo dietro?”.

Ma in questa conversazione l’aspetto più inquietante è quello delle armi, delle pistole, nella disponibilità dei due ras, soprattutto di Nuzzo.

Parlano tantissimo di spostamenti di pistole e dove dovevano metterle per portarle vie, le parole di Filippo: “Allora una sera veniamo qua sopra, facciamo tutto quello che vuoi, me lo vedo io, prendiamo i contenitori delle mozzarelle.

Tu mi hai dato quella cosa, così sta come me l’hai data, quando ti serve te la vieni a prendere”.

Mimmariello risponde: No, io te l’ho regalata, sai quanto paga.

Filippo: Quando ti serve sta li.

Poi un passaggio ancora più inquietante quando Mimmariello aggiunge, sempre alludendo alle armi: “Mi devo togliere un po’ di roba…

Filippo risponde: Mimmariello basta una sola al massimo 5 pezzi ma vendile che devi fare…?

Mimmariello: E lo ho prese una alla volta, ho fatto l’affare e le ho messe tutte insieme ha capito?

Filippo: E vendile, tu ne tieni 10, che ‘ tiene a fare, quella basta una e buona.

Mimmariello: Speriamo che non le dobbiamo prendere che fanno solo guai.

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