La posizione del consigliere Crisci nell’inchiesta sugli arresti per il cimitero

Santa Maria a Vico. Arresti cimitero di Santa Maria a Vico. Tutto comincia il 9 febbraio del 2019 quando il ras Domenico Nuzzo, assieme ad un dipendente del Comune (non indagato) si reca fino a San Cipriano d’Aversa a casa dell’imprenditore della ditta Le Ceneri.

Nuzzo si presenta come un parente di alcune persone che hanno comprato la cappella che aveva estorto anni prima Carmine Liparulo alias Sciattubello.

Resta da capire un aspetto che secondo noi non è sottovalutabile: chi indirizza il ras su questa strada e cioè andare ad interloquire con il costruttore per ottenere dei vantaggi?

Sono solo le persone che hanno acquistato la cappella estorta anni prima alla ditta dal ras Liparulo, cioè i Carfora? Oppure Nuzzo ha altre informazioni a riguardo tali da farlo arrivare al cospetto di Caterino già preparato con una situazione chiara?

In questa parte sostanziale della vicenda c’è qualche punto in chiaroscuro, forse qualche tessera mancante del mosaico.

La posizione del consigliere Pasquale Crisci

Le accuse al 46enne ex vicesindaco Pasquale Crisci e attuale consigliere di minoranza, con l’aggravante mafiosa riguardano queste vicende:

La cappella 72 dei Carfora, da dove ha inizio la vicenda;

La cappella 74 di Sgambato

La cappella 20 di Diglio, con la presunta dazione di 1000 euro.

Non ci sono molte intercettazioni che vedono assieme Pasquale Crisci e il ras Domenico Nuzzo, tranne in un paio di circostanze.

Il 26 aprile 2019 Crisci si reca a casa di Caterino con Nuzzo e con questa persona che è un dipendente comunale non indagato, quasi sempre presente all’inizio e che aveva già conoscenza diretta dell’imprenditore sanciprianese.

Vanno per chiedere a Caterino la documentazione relativa all’appalto dell’ampliamento del cimitero e l’elenco delle cappelle gentilizie realizzate nel medesimo cimitero.

In questa circostanza Caterino dice a Crisci che ritiene illegittimo il sequestro del cantiere del cimitero.

Si legge sempre negli atti dell’indagine: “Tale azione (secondo Caterino) era promanata dal mancato affidamento di lavori a ditte locali, segnalate dal membri dell’amministrazione comunale”.

Poi l’altra intercettazione con il ras è datata 22 maggio in un ristorante di Maddaloni dove si trattengono a mangiare.

Crisci rassicurava Nuzzo sul buon esito dei procedimenti di assegnazione delle cappelle gentilizie di comune interesse.

I dubbi sui vantaggi ottenuti da Crisci

A parte questi due incontri emerge un quadro indiziario nei confronti del Crisci soggetto anche ad una interpretazione. Alla fine non  si capisce quale sia il vantaggio che ha potuto ottenere da tutta questa vicenda legata al cimitero.

 

Vantaggio elettorale va escluso, in quanto Pasquale Crisci perde le amministrative 2020 in partenza, nella sua lista non c’è nessun exploit, si presenta sostanzialmente per riconfermarsi eletto in minoranza. Vantaggi economici? Traspare qualcosa nel caso della cappella di Diglio, con un’intercettazione che riportiamo:

Crisci: Io domani devo mandare a quello per i documenti, stasera vediamoci un poco

Diglio: ma le carte là gliele ha portate sul comune?

Crisci: domani le devo mandare a ritirare

Diglio è Pasquale, io posso prendere 1000 euro a settimana, non li posso prendere tutti quanti i soldi!

Crisci: Zio a me non lo devi dire, ci vediamo stasera da vicino! Dai ciao

Diglio E ti preparo altri 1000 euro dai

Crisci: Ci vediamo stasera

Poi l’incontro avviene nei pressi della parrocchia. Chiaramente quando il Crisci dice “domani devo mandare a quello per i documenti’ si riferisce al ras Mimmariello che effettivamente si reca da Caterino.

Sui soldi non si capisce questa somma a chi andrebbe. Mimmariello invece lo dice più volte, anche a Caterino: “Mi prendo un poco di agibilità“. Voleva dire che lo pagavano per ottenere le quietanze necessarie a sbloccare la pratica. Per questo abbiamo coniato il termine di broker.

L’estenuante recupero della tangente da Valentino

 

Per altro quando Mimmariello deve recuperare i soldi dal figlio della Carfora, Felice Valentino, ci mette tantissimo tempo, oltre un mese, il suddetto lo fa attendere tantissimo. Molti gli appuntamenti bucati dal Valentino, tanto che Nuzzo deve praticamente elemosinare questa tangente, e alcuni passaggi si rende anche un po’ ridicolo, quando dice che è disperato e che si sta per buttare dai ponti della valle.

Vedremo quale sarà la decisione del Riesame, quello che attende anche l’uccel di bosco Mimmariello che però è il protagonista assoluto della vicenda, entra in tutte le partite.

 

 

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