“Patto criminale”: ecco dove si svolse l’incontro con il titolare della ditta

Santa Maria a Vico. Davvero un rapace il ras Domenico Nuzzo che per diverso tempo ha dettato legge al cimitero comunale di Santa Maria a Vico con l’obiettivo di lucrare il più possibile sulle cappelle, grazie alle pressioni che faceva sul titolare della ditta concessionaria.

Fu capace addirittura di organizzare un vertice all’interno del cimitero, fuori orario di apertura al quale erano presenti: il dipendente Giovanni Papa, Giuseppe Pascarella detto ‘a Livella e lo stesso ras del clan Massaro 2.0. Fu convocato anche Caterino della ditta Le Ceneri,

Era il 24 settembre del 2019  e l’oggetto del summit era l’individuazione delle cappelle gentilizie libere che poi il gruppo di affari guidato da Mimmariello avrebbe dovuto rivendere, dopo aver ottenuto le solite quietanze. Si tratta di un incontro basilare per le indagini, gli inquirenti lo definiscono “rilevante patto criminale”.

All’inizio del successivo ottobre Mimmariello punta la cappella che la ditta aveva ceduto in permuta ad un carpentiere di Marcianise per lavori eseguiti, un credito di 90 mila euro. Gli interessa tantissimo, è in stato grezzo e fiuta l’affarone. Comprarla a poco, cioè quindicimila euro e poi rivenderla al triplo.

Dopo quasi un anno, con la prima parte del Covid, torna alla carica e riesce a rintracciare questa persona di Marcianise. E’ il dicembre 2020, si incontrano a Santa Maria a Vico nei pressi del parco Mamma Anna ma l’offerta del ras non viene accettata previa successivo colloquio telefonico, nonostante Nuzzo disse che la poteva dare solo a lui.

Questo carpentiere, escusso dagli inquirenti disse: “Un soggetto basso e tarchiato, di cui non ricordo il nome, mi disse che era a conoscenza che ero intenzionato a vendere la cappella. Capii dall’atteggiamento di questo soggetto che poteva essere ‘uno di strada’, un malavitoso”.

Questa volta Mimmariello fallisce ma da questa storia emerge un aspetto significativo del ras: non si arrendeva mai, era sempre sulla notizia e pensava solo a guadagnare soldi, con ogni mezzo possibile. Il 50enne non ebbe nessuna remora a contattare questa persona di Marcianise per proporgli la vendita. Insomma per lui ci sembra davvero calzante un detto napoletano: Nun t’abbuff manc ‘e turren ‘e campusant…

 

 

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