Il ras rifiutò la fornitura di droga all’operaio: “Ecco a chi devi rivolgerti”

San Felice a Cancello. Antonio Piscitelli classe 1988, alias il nano è il nipote di Filippo Piscitelli, figlio del fratello Salvatore (alias ‘o slavo), è uno dei luogotenenti del ras dello spaccio. Per lui il pm della DDA nell’ambito dell’inchiesta venuta fuori la scorsa primavera ha chiesto ad una condanna a 10 anni di gattabuia.

Era una sorta di factotum dello zio che lo relegava anche alla vendita al dettaglio.

Infatti Filippo rifiuta la richiesta di una fornitura di cocaina da parte di un ‘fravcatore’ di Polvica che venne a fare dei lavori nella casa super spiata di viale degli Aranci. E’ proprio questa persona a vuotare il sacco davanti ai carabinieri e a raccontare la procedura: “Sono stato un consumatore di stupefacenti del tipo eroina per il passato ed ora faccio uso di cocaina. Andai a casa di Filippo per dei lavori e gli chiesi se potevo acquistare 50 euro di cocaina, una sola da dose, proprio da lui.

Filippo mi rispose che vendeva solo all’ingrosso e per una singola dose dovevo rivolgermi al nipote Antonio Piscitelli detto il nano. L’ho telefonato sul cellulare e mi sono recato a San Marco da lui dove ho cominciato ad acquistare cocaina e ogni volta sborsavo 40 euro. Le telefonate tra questo fravcatore ed il nano cominciano ad ottobre, diventerà un cliente affezionato della consorteria. Siamo nel periodo della massima espansione per Filippo Piscitelli, gli affari gli vanno bene e può permettersi il lusso di autodefinirsi un grossista. Poi dopo qualcje settimana il cerchio si comincerà sempre più a stringersi e saranno dolori.

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