CASAPULLA/MACERATA CAMPANIA. Sono state condannate per maltrattamenti continuati ai danni di minori le tre maestre dell’asilo privato di Casapulla che nel febbraio scorso erano finite agli arresti domiciliari dopo le denunce dei genitori di una delle vittime.
Il giudice per l’udienza preliminare di Santa Maria Capua Vetere Pasquale D’Angelo ha inflitto al termine dell’abbreviato tre anni e quattro mesi alla direttrice 47enne della scuola Francesca Merola, e due anni e otto mesi a Valeria D’Eliseo, 28enne che al momento dell’arresto era in servizio da poco tempo, e alla 44enne Anna Lucia Spina; oltre dieci le famiglie dei piccoli costituitesi in giudizio (tra i difensori Francesco Fabozzi).
Una vicenda che è iniziata e si è chiusa, almeno in questa prima fase processuale, in poco più di un anno, grazie alle rapide indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere e dei Carabinieri. I fatti risalgono all’autunno del 2021, quando la madre di due bimbe che frequentano la scuola ha denunciato i presunti maltrattamenti in aula. In particolare la più grande delle due aveva raccontato alla madre che veniva imboccata con violenza dalle maestre durante la mensa; la madre ha poi scoperto che lo stesso trattamento veniva riservato anche alla più piccola delle sorelline.
I carabinieri di San Prisco, che hanno ricevuto la segnalazione, e della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, hanno così messo sotto controllo i cellulari delle tre maestre che si occupavano delle due classi in cui erano le sorelline, e all’interno delle aule hanno installato delle telecamere. Le immagini hanno mostrato che i maltrattamenti erano sistematici, tra schiaffoni, strattoni, grida e modi piuttosto violenti, specie quando i bimbi facevano capricci durante i pasti.
Chi piangeva veniva lasciato solo e sgridato, umiliato e qualche volta preso a schiaffi o messo in un angolo con le mani in testa; qualche bimbo è stato tirato giù con forza dalla brandina. Altre prove sono poi emerse dai messaggi scambiati dalle insegnanti su WhatsApp e dai racconti di altri genitori.